New Delhi – Lo yoga è diventato patrimonio dell’umanità.
L’antica pratica originaria dell’India è entrata a far parte della lista dei Patrimoni orali ed immateriali grazie ad una decisione presa all’unanimità dai 24 membri che compongono un Comitato intergovernativo dell’Unesco che si sta riunendo nella sua undicesima sessione ad Addis Abeba, in Etiopia
Il ministero della Cultura indiano si è detto felicissimo per la decisione del Comitati specifico ed ha voluto ricordare che nel 2014 l’Onu aveva già fissato per il 21 giugno la Giornata internazionale dello Yoga.
Con questo nuovo inserimento salgono a 13 i patrimoni orali e intangibili della comunità indiana, tra i tutelati la Danza Chhau che propone pagine antiche del Mahabharata e del Ramayana, entrata nell’elenco dal 2010; i canti buddisti del Laddakh, arrivati due anni più tardi; il Sankirtana, canto rituale, suono dei tamburi e danza di Manipur che dal 2013 compare nell’elenco dei beni tutelati, l’artigianato in rame dei Thathera del Punjab e il Ramlila, la tradizionale performance del Ramayana, la prima tradizione ad essere diventata patrimonio dell’umanità.