Pechino – Non doveva essere giustiziato perchè era innocente. Nie Shubin, un giovane cinese della provincia di Hebei, è stato scagionato dalle accuse di rapimento e omicidio di una donna dal secondo tribunale circondariale di
Shenyang, sotto la Corte suprema del popolo, a 21 anni dall’esecuzione della sua condanna a morte, quando di anni ne aveva solo 21.
Il caso, già molto discusso e destinato inevitabilmente ad ampliare il dibattito su giustizia, pena capitale e diritti
umani, è stato riportato dall’agenzia Nuova Cina, rimbalzando poi sui siti degli altri media ufficiali.
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