New York – Si preannuncia come una delle battaglie legali più dure di tutti i tempi quella avviata da Google contro Uber per il presunto furto di segreti industriali per la tecnologia delle auto a guida autonoma. Il colosso delle ricerche on line ha presentato una richiesta alla corte americana per impedire ad Uber di utilizzare le tecnologie acquisite con l’aziena “Otto”, fondata da Anthony Levandowski, ex manager Google ed a sua volta accusato di aver “scaricato” 14mila documenti riservati dagli archivi prima di lasciare l’incarico.
L’azienda fondata dall’ex dipendente Google è stata infatti acquisita da Uber che sta investendo moltissimo nei progetti per realizzare auto in grado di muoversi senza conducente.
Secondo le accuse di Google, infatti, Uber si sarebbe “appropriato” dei segreti industriali contenuti nella documentazione sottratta dall’ex manager.
Le accuse, pesantissime sebbene tutte da dimostrare, potrebbero costare caro a Uber e per questo il processo che potrebbe nascere rischia di trasformarsi in una battaglia all’ultimo sangue tra i due colossi dell’informatica.
In ballo c’è il futuro di una tecnologia che potrebbe rivoluzionare i trasporti del futuro, con interessi solo lontanamente immaginabili.
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