Milano – Riusciva ad intascare circa 20mila euro al mese “in nero” emettendo scontrini fiscali falsi e che non venivano dichiarati al Fisco. Un commerciante di origine cinese è finito nei guai dopo una serie di controlli della Guardia di Finanza sull’emissione di scontrini e documenti fiscali.
Nel corso di una prima visita nel locale, infatti, i finanzieri avevano trovato un scontrino sospetto emesso per l’acquisito di “fiori finti” nel negozio cinese che vendeva “oggettistica varia e casalinghi.
Per vederci chiaro, la Finanza ha proseguito i controlli anche nei confronti di altri clienti che uscivano dal negozio
riscontrando altre violazioni sui documenti fiscali rilasciati .
E’ risultato che dal 2015 al 2017, su un totale di 80.000 scontrini emessi nel negozio oltre il 20% erano irregolari e
hanno consentito al commerciante di intascare “in nero” oltre 20.000 euro al mese.
In soli due anni di attivita’, l’imprenditore ha sottratto a tassazione oltre 500.000 euro.