Ripresa l'attività eruttiva dell'Etna
Ripresa l’attività eruttiva dell’Etna

Catania – E’ ripresa all’alba l’attività eruttiva dell’Etna, dopo un calo di energia in concomitanza della nottata.

Una colata di lava emerge dalla bocca che si è aperta nel nuovo cratere di sud est ed il fronte più avanzato ha superato il Belvedere. Dal cratere continuano a fuoriuscire fontane di lava e cenere, accompagnati da diversi boati.

Vista l’attività è stato emesso un Vona Red, un’allerta rossa per gli spazi aerei. All’aeroporto di Catania sono permessi solo 5 atterraggi all’ora mentre, al momento, non esistono limitazioni ai decolli.

Ieri la colata che sta avanzando verso la desertica Valle del Bove, a 2.700 metri di altezza, ha avuto una improvvisa accelerazione ed è entrata in contatto con la neve che si stava sciogliendo generando un’esplosione immediata.

Diverse pietre e lapilli sono volati in aria ed hanno colpito dieci persone che si trovavano nella zona. Nessuno di loro risulta essere in gravi condizioni.

La maggior parte dei feriti è di nazionalità inglese o tedesca.

Tra i feriti anche Rebecca Morelle, corrispondente scientifica della Bbc, che dal suo profilo Twitter racconta cosa è accaduto ieri.

 

Stefano Branca, ricercatore dell’Ingv, ha spiegato cosa è accaduto ieri sull’Etna: l’esplosione freatica si verifica quando il magma riscalda la terra andando a provocare l’evaporazione quasi istantanea dell’acqua con conseguente esplosione di vapore, acqua, cenere e roccia. Sull’Etna questo fenomeno si è verificato a 2.700 metri per il rapido sciogliemento della neve.

I soccorsi ai dieci feriti, il cui più grave è una guida dell’Etna ricoverato al Cannizzaro, sono stati veloci. In pochi minuti sono giunti sul posto Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, volontari e sanitari del 118 ma anche dipentendi della funivia.