La Spezia – Finisce nelle aule del Tribunale la vicenda, risalente al 2014, del video hot di una vera e propria orgia all’interno di un Suv. Le immagini, che non lasciavano nulla all’immaginazione, avevano fatto il giro del Web senza il consenso dei partecipanti ed in particolare della donna ripresa in atteggiamenti intimi. Del video si era parlato per mesi ma poi tutto sembrava essere rientrato alla normalità tranne, ovviamente, la vita delle persone coinvolte.
A distanza di tanto tempo arriverà nelle aule giudiziarie il principale indagato per la vicenda: un 31enne spezzino, che faceva parte del gruppo di amici e che aveva ripreso la scena con il telefono cellulare per poi decidere di inviare ad altri “amici” le immagini appena girate.
Una scelta “tragica” che aveva messo in moto un passaggio del video da telefonino a telefonino, diffondendolo a macchia d’olio e senza poterlo più arrestare.
A chiedere conto del suo operato, oltre alla polizia postale che ha effettuato le indagini sulla diffusione del video, la donna ritratta nelle immagini e che ha avuto la vita distrutta dall’esposizione pubblica e che ha rischiato di finire come molte altre donne finite nel vortice di immagini “hot” diffuse per vendetta o per “vantarsi con gli amici” da parte di qualche irresponsabile.
Quella sera la donna aveva deciso di partecipare ad una serata tra amici che era finita con un incontro a luci rosse all’interno dell’auto ma la sua decisione non riguardava certo la diffusione di immagini che avrebbero dovuto restare solo nel ricordo dei partecipanti. Dopo la scoperta del video su Internet la donna ha dovuto cambiare completamente vita ed ha dovuto lasciare un lavoro avviato e che le consentiva una vita tranquilla. Oltre naturalmente al danno morale subito e alla depressione nella quale era sprofondata.
Ora l’autore del gesto rischia una pesante condanna ma, soprattutto, rischia di dover risarcire la donna per tutti i disagi subiti.
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