Genova – X Factor sta per ripartire e proprio quest’oggi sono stati annunciati i nomi dei componenti della giuria dell’edizione 2017. L’annuncio, partito da uno spoiler di Fiorello durante “Edicola Fiore” di questa mattina, è diventato in poche ore l’argomento di discussione di massa sui social, soprattutto perché, dopo le conferme di Fedez e Manuel Agnelli, ed il ritorno di Mara Maionchi, a comporre il quartetto di giurati è stata Levante.
Un nome sicuramente inaspettato che ha fatto storcere il naso a molti, come per altro era stato lo scorso anno l’annucio dell’arrivo in giuria del frontman degli Afterhous.
A tanti è suonata strana la scelta della produzione del format di Sky, visto che Levante è sicuramente tra i nomi più interessanti del cosiddetto “panorama Indie”, ma basta dare un’occhiata al curriculum della cantautrice per comprendere che ha tutte le carte in tavola per essere il valore aggiunto di questa nuova edizione.
Tre album all’attivo, un tormentone estivo, tour in giro per l’Italia che hanno fatto registrare diversi sold out ed un romanzo per Claudia Lagona, compongono il suo biglietto da visita.
Nata a Caltagirone ma trasferitasi a Torino, proprio all’ombra della Mole firma il suo primo contratto discografico con la INRI. Nel 2013 vede la luce il tormentone “Alfonso”, contenuto nel disco “Manuiale Distruzione”, dove nel ritornello Levante si fa portavoce della sua generazione urlando “Che vita di merda“quasi come si trattasse di un inno liberatorio. Il disco viene premiato come migliore opera prima dall’Academy Medimex e risulta finalista al premio Tenco. Il soprannome affibbiatole da un’amica dopo aver guardato “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni le è rimasto addosso e, come aveva raccontato lei stessa, le dava un senso di positività soprattutto se contrapposto al suo nome di battesimo che vuol dire “claudicante”.
Da quel momento per Claudia l’ascesa è stata costante ed è proseguita con l’uscita del suo secondo disco “Abbi Cura di Te“, dove si mischiano brani intimi ed introspettivi a pezzi con un arrangiamento elettronico prepotente. “Ciao per sempre“, “Le lacrime non macchiano” e la commovente “Finché morte non ci separi” cantata in coppia con la mamma, restituiscono attraverso la musica un’immagine di una donna sensibile e forte che tramite la sua chitarra riesce a trasmettere le sue emozioni.
Il successo del suo secondo album le è valso un accostamento importante con una sua conterranea, Carmen Consoli, entrambe accomunate dalla capacità di scrivere testi mai scontati.
La consacrazione musicale arriva con il suo ultimo lavoro “Nel Caos di Stanze Stupefacenti” dove si è guidati all’interno di un mondo in bilico dove si riscontra un’artista più matura che non ha perso la sua voglia di raccontarsi agli altri, sempre con estrema umiltà. Un messaggio abbracciato da tanti visto che l’album, a cui ha fatto da apripista il singolo “Non me ne frega niente” ha debuttato al secondo posto in classifica tra gli album più venduti in Italia.
Tante le soddisfazioni per Claudia a cominciare dalla possibilità di aprire i tour di Max Gazzè e di Paolo Nutini, ancora la collaborazione, arrivata nel 2016, con Fedez e J Ax nel brano “Assenzio” certificato triplo disco di platino.
Ma Levante non è solo musica. Nel gennaio di quest’anno, infatti, ha debuttato come scrittrice con il romanzo “Se non ti vedo non esisti“, edito da Rizzoli e giunto in breve tempo alla quarta ristampa.
Un’artista completa, insomma, arrivata dal basso e indipendente proprio nel senso di non dipendere da nessuno e farcela con le proprie forze che ora approda un talent, proprio lei che nel 2010 era stata contattata per fare il provino.
Proprio in proposito della sua nuova avventura sul piccolo schermo, Levante dichiara: “Non ho paura di misurarmi con un ruolo nuovo, e sebbene non ami la competizione nell’arte, porterò con me tutta l’umiltà e la mia esperienza musicale affinché il piccolo schermo riesca a ricreare una vetrina sincera per chi spera di realizzare un sogno, rendendosi così davvero indipendente. Ho sempre avuto cura della mia indipendenza, termine col quale non definisco alcun genere musicale, ma solo la forza di farcela con le proprie gambe, al di là di ogni schema o regola. Che poi nell’arte non ci sono regole; piuttosto intravedo percorsi, spesso individuali, tracciati da scelte che rassomigliano al nostro modo d’essere, alle nostre esigenze, alle nostre aspettative. Nel 2010 mi avevano contattata per partecipare ai provini come concorrente di X Factor ma allora pensai che quell’esperienza non faceva per me, dovevo ancora trovare la mia identità. Sette anni dopo, il mio percorso mi ha portata a considerare l’invito a partecipare come giudice di questo programma, un’occasione di crescita e un’esperienza televisiva importante”.
In bocca al lupo Claudia!