Savona – La Guardia di Finanza di Savona ha concluso un’attività di polizia economico-finanziaria nel settore della lotta alla contraffazione, smantellando un’intera filiera di commercializzazione di capi di abbigliamento e altra merce contraffatta che operava su tutto il territorio nazionale, soprattutto in Liguria, Lazio e Umbria. Si trattava di una vera e propria “industria del falso” con oltre 25 mila prodotti sequestrati perché recanti i marchi contraffatti delle più disparate griffe: Moncler, Lacoste, Fred Perry, Armani, Stone Island, Ralph Lauren, Hugo Boss, Burberry e molti altri. Secondo quanto emerso dalle indagini, in commercio venivano poste anche copie di prodotti diversi dall’abbigliamento, come ad esempio piastre per capelli. I prodotti contraffatti venivano venduti, in tutta Italia, attraverso la rete internet, attraverso un vero e proprio portale web del falso. Il sito internet utilizzato, noto a tutti gli appassionati dello shopping online, era “www.tempodisconti.it”, al quale erano poi collegate numerose pagine web registrate nei principali social network.
Le attività investigative, coordinate dal Sostituto Procuratore di Tivoli, sono scaturite dalla denuncia di alcuni cittadini di Albenga che avevano acquistato in rete “convenientissime” polo della marca Moncler. Per accertare la falsificazione dei prodotti è stato necessario l’intervento di consulenti qualificati che hanno riconosciuto una sorta di falso di qualità. Da qui il tempestivo intervento delle Fiamme Gialle che, in poche settimane, anche attraverso indagini telematiche, hanno scoperto un centro logistico con tanto di uffici e dipendenti che si occupavano della gestione delle vendite online. Scoperti e perquisiti anche i magazzini di stoccaggio e smistamento della merce, situati in un comune dell’hinterland romano; qui, è stato trovato finanche un laboratorio fotografico dotato di modernissime strumentazioni.
Nella filiera produttiva e commerciale di questa “multinazionale del falso”, la merce veniva prodotta e acquistata da Paesi esteri: i canali di approvvigionamento transitavano principalmente per la Turchia e la Spagna. In alcuni Stati, infatti, le organizzazioni criminali che gestiscono i mercati milionari del fake possono contare sui bassissimi costi della manodopera e sulle blande misure di contrasto (legislative e di controllo, ndr) al fenomeno della contraffazione.
Le indagini si sono concluse con la denuncia all’Autorità Giudiziaria del principale responsabile (un italiano, ndr), il sequestro di oltre 25 mila capi e accessori di abbigliamento contraffatti e la ricostruzione di una frode – stimata in almeno 1,5 milioni di euro – nei confronti dei titolari dei brand e degli acquirenti finali, realizzata tramite la vendita online dei prodotti. Sono infatti state riscontrate almeno 70mila transazioni, soltanto da gennaio a giugno 2017. Si è poi proceduto anche all’oscuramente del portale web “Tempo di Sconti” segnalando, inoltre, le condotte illegali anche ai gestori dei più noti social network al fine di inibire ogni collegamento al sito. Gli inquirenti invitano chiunque avesse fatto acquisti online sulla piattaforma a segnalarlo alla Guardia di Finanza.
Salve Nicoletta,
dovrebbe rivolgersi alla Guardia di Finanza che pensiamo sia interessata anche alle email che l’azienda invia
Ci faccia sapere
Ma per recuperare i soldi di ordini fatti poco prima dell’oscuramento del sito e del sequestro della merce, cosa si deve fare? Potreste dare delle indicazioni sui passi da seguire visto che Tempodisconti continua a rispondere alle email della imminente riapertura del sito???? Penso che ci saranno tanti altri clienti nella mia stessa infausta situazione!!!