Londra – Troppo sale nel pesto, decisamente al di sopra dei limiti suggeriti. Il Guardian si lancia contro il pesto, “colpevole” di avere al suo interno troppo sale.
E se a leggere solo queste prime righe a molti vengono i capelli dritti, è vero anche che una parte del campione preso in esame è fornita da due dei pesti più noti della Saclà, popolare brand di riferimento nel Regno Unito per quanto riguarda il condimento genovese, che non rappresentano il prodotto nella sua ricetta originale.
L’indagine condotta dal Guardian ha evidenziato come in questi due prodotti ci sia il 30% di sale in più rispetto all’acqua di mare. Non solo. I condimenti sono stati sottoposti alle analisi del Conesensus Action on Salt e Health, il Cash, che ha dimostrato come nei due campioni, rispetto al 2009 sia considerevolmente aumentata la quantità di sale.
Ovviamente il problema non riguarda esclusivamente la Saclà. Delle 75 marche di pesto analizzate nei mesi scorsi, tutte presentano una elevata concentrazione di sodio che va dai due ai due grammi e mezzo per cento grammi di prodotto.
Vista la recente campagna lanciata al governo britannico per ridurre il contenuto di sodio negli alimenti e per spingere la popolazione ad adottare una dieta più salutare, la ricerca del Guardian potrebbe portare ad una crisi del pesto oltre manica. E se un calo nelle vendite del prodotto industriale dovesse effettivamente verificarsi, l’occasione potrebbe essere buona per i produttori del vero pesto alla genovese che potrebbero esportare i loro prodotti di qualità nel Regno Unito.
Il Guardian, inoltre, fa notare come il pesto, per una concentrazione di grassi saturi, può aumentare il rischio di problemi cardiaci, invitando i suoi lettori a fare da soli il pesto piuttosto che ricorrere al prodotto già confezionato e in vendita sugli scaffali del supermercato.
Un attacco al pesto? Decisamente no, anche perché sono proprio i genovesi i primi a diffidare del prodotto confezionato che non rispetta la ricetta e non tiene conto degli ingredienti necessari per ottenere il famoso condimento.
Chissà cosa ne penserebbero al Guardian se potessero assaggiare il vero pesto, quello con il pecorino, i pinoli, il basilico dop ed il sale grosso, poco, e pestato a mortaio.