Genova – E’ stata approvata dal consiglio metropolitano di questo pomeriggio la delibera riguardante la fusione di Amt e di Atp spa, le due aziende di trasporto pubblico metropolitano del territorio genovese.
A votare a favore sono stati il sindaco di Genova Marco Bucci e gli undici consiglieri della maggioranza di centrodestra, con loro anche la consigliera di sinistra Daniela Tedeschi e del consigliere di Avanti Tigullio Antonio Segalerba. Astenuti, invece, i cinque consiglieri di centrosinistra che hanno comunque dichiarato un sostanziale appoggio alla scelta del sindaco di non affidare il trasporto pubblico tramite gara ma direttamente ad un’azienda in house.
L’opposizione ha chiesto al primo cittadino garanzie su questa operazione societaria soprattutto per quanto riguarda l’ordine economico e l’equilibrio nella governance con la rappresentanza dei comuni nella nuova società.
Bucci ha fatto sapere, per quanto riguarda il primo punto, che un azionariato interamente pubblico sia sinonimo di inefficienza mentre sul secondo punto ha spiegato che la richiesta, al momento, è prematura poiché la rappresentanza territoriale negli organi di gestione della società sarà prevista dallo statuto che lo stesso consiglio metropolitano contribuirà a stendere a tempo debito.
Prematuro anche il piano industriale. Sarà compito della futura società una volta nominato il management, sottoporrà il planning agli azionisti e da questi ultimi sarà valutato.
Resta il nodo della liquidazione del socio privato di Atp Esercizio, la controllata di Atp Spa che la newco si troverà in dote dopo la fusione. Su questo punto sia il sindaco sia Stefano Anzalone, consigliere metropolitano delegato alle società partecipate, hanno ribadito la volontà politica di acquisire come socio pubblico il controllo totale della società chiedendo quindi al privato di uscirne.