Genova – Saldi in partenza anche nel capoluogo ligure e, per le statistiche ogni famiglia spenderà, in media, 331 euro per acquistare prodotti.
Federmoda Ascom Confcommercio Genova per i saldi Invernali che inizieranno il 5 gennaio e termineranno il 18 febbraio, ha riproposto anche quest’anno la campagna Saldi Chiari.
“L’edizione Saldi Chiari 2018, dice Gianni Prazzoli, presidente Federmoda Ascom Genova- sarà improntata, come l’anno scorso, sulla promozione dell’acquisto sotto casa presso i negozi di vicinato anche nei saldi”.
“Durante la campagna i piccoli negozi aderenti ai saldi chiari – gli fa eco Manuela Carena, vice presidente Vicario Federmoda- si impegnano, sottoscrivendo un apposito codice deontologico, ad offrire condizioni di garanzia al cliente mantenendo alti gli standard qualitativi del servizio e del prodotto nel pieno rispetto delle norme vigenti”.
“Saldi Chiari inoltre – prosegue Carena – attraverso l’acquisto nei negozi aderenti, offre ai clienti l’opportunità di ricevere un buono sconto sulle nuove collezioni utilizzabile all’interno dello stesso circuito di negozi in un periodo diverso da quello dei saldi”.
Saldi Chiari si inserisce in un’idea per cui il momento dei saldi, oltre che una buona opportunità di acquisto, rappresenta un’importante occasione per coinvolgere maggiormente clienti e negozi in una maniera più specifica e particolare in grado di saldarne il rapporto.
La filosofia dei saldi chiari che si inserisce a pieno titolo nel filone dell’acquisto sotto casa rappresenta un tassello fondamentale dello spirito della nostra Associazione che vuole evidenziare come l’acquisto di prossimità sia quello di cui puoi fidarti di più.
La fidelizzazione tra piccoli negozi indipendenti di vicinato e i cittadini è l’elemento che riteniamo più importante come anticorpo per mantenere alta qualità in un settore che è potenzialmente esposto a fenomeni di contraffazione, alle vendite online e alla concorrenza forsennata di una grande distribuzione generalista ed una produzione massificata.
I negozi di vicinato- afferma ancora Carena- caratterizzano le nostre città, i nostri centri storici e le nostre periferie e li rendono unici illuminando i quartieri e presidiando le vie.
L’elenco dei negozi aderenti ai saldi chiari sarà visibile a partire dal 5 gennaio sulla pagina FB Federmoda Ascom Genova.
Le regole dei Saldi in Liguria in breve:
• i saldi invernali hanno inizio il primo giorno feriale antecedente l’epifania (per il 2018 è il 5 Gennaio) e terminano il 18 Febbraio per una durata di 45 giorni
• per i negozi di abbigliamento, calzature, biancheria intima, pelletteria e accessori di abbigliamento sono vietate le vendite promozionali nei 40 giorni antecedenti ai saldi.
• Sono consentite le vendite promozionali dopo i saldi ma solo sulla merce che non è stata oggetto di saldo
• L’esercente dettagliante che intende effettuare la vendita di fine stagione o saldo è tenuto a darne comunicazione, con cartello apposto nel locale di vendita ben visibile dall’esterno, almeno 3 giorni prima della data prevista per l’inizio dei saldi.
• Su tutti gli articoli in saldo è previsto l’obbligo del cartellino con il doppio prezzo e la percentuale di sconto.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Federazione moda Italia – Confcommercio Imprese per l’Italia, ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2018, spenderà 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi, per un valore complessivo di 5,2 miliardi di euro.
STIMA DEI SALDI INVERNALI 2018
– VALORE SALDI INVERNALI: 5,2 miliardi di euro
– NUMERO FAMIGLIE ITALIANE: 25,9 milioni
– NUMERO FAMIGLIE CHE ACQUISTA IN SALDO: 15,6 milioni
– ACQUISTO MEDIO A FAMIGLIA PER SALDI INVERNALI: 331 euro
– NUMERO MEDIO DEI COMPONENTI PER FAMIGLIA: 2,3
– ACQUISTO MEDIO A PERSONA NEI SALDI INVERNALI: 143 euro
Dopo un Natale in lieve crescita rispetto all’anno scorso, si stima una tenuta sostanziale, con lieve inflessione, dei consumi rispetto all’anno scorso anche durante i saldi.
La spesa per gli acquisti in saldo per valore, secondo le nostre stime sarà leggermente inferiore a quella dell’anno scorso, ma in linea con il momento. Il vero vantaggio sarà per i consumatori non vedere i prezzi dei negozi, dal primo gennaio, con l’Iva al 25%. Il Governo ha fatto bene ad ascoltarci- dice Prazzoli- sterilizzando le clausole di salvaguardia, ma se vogliamo veramente uscire dal tunnel occorre un maggior sforzo per ridurre la pressione fiscale, ancora troppo alta per imprese e famiglie.