Genova – “Siamo la prima boy band per adulti“. E, in effetti, il termine calza a pennello al trio Max Pezzali, Nek e Francesco Renga, che hanno toccato Genova nella tappa di ieri, giovedì 25 gennaio, in un RDS Stadium quasi al completo. Ma i presenti non erano solo adulti: giovanissimi, meno giovani, e tanti capelli grigi erano affollati sotto il palco o seduti nelle tribune, e hanno cantato a squarciagola i grandi successi dei tre artisti, con una passione particolare per i successi che Max Pezzali, ai tempi del suo gruppo 883, ha portato al successo negli anni ’90.
In forma smagliante, con tanto di contapassi nascosto per calcolare i chilometri percorsi sul palco, Nek e Renga si sono sfidati fino all’ultimo salto, con vittoria del cantate di Sassuolo per poche centinaia di passi. La performance di Max è stata registrata con ironia, vista la sua calma nelle esibizioni nonostante la sua musica sia quella più vicina all’idea di far ballare gli ascoltatori.
Il trio, per quanto potesse sembrare improbabile al momento dell’annuncio del tour, funziona: la potenza vocale di Renga, il sorriso e il calore di Nek e il finto serio atteggiamento di Max si amalgamano, esaltando le qualità e cercando di valorizzarne le diversità. A parte qualche momento in cui gli artisti hanno preso possesso singolarmente del palco, i brani sono stati cantati a due o tre voci, con momenti davvero memorabili sulle note dei più grandi successi dei tre.
I brani in scaletta erano tanti, a cominciare da Cambio direzione, Angelo, Raccontami, La tua bellezza di Renga, Fatti avanti amore, Laura non c’è, Sei solo tu e Almeno stavolta di Nek, e Come mai, Gli anni, Hanno ucciso l’Uomo Ragno, Nessun Rimpianto e Tieni il tempo di Max Pezzali, che hanno fatto sorridere, cantare e commuovere, ognuno a suo modo.
Immancabili i siparietti tra i tre, che hanno fatto pause ironiche con parole imparate apposta per la data genovese, che hanno rallegrato ancora di più l’atmosfera.