Genova – L’inviato della trasmissione “Le Iene”, Giulio Golia, ha permesso l’arresto di Stefano Ramunni, ricercato dalle procure di mezza Italia per presunte truffe ai danni di malcapitati cittadini. Golia insegue Ramunni da settimane e i tentativi di raggiungerlo per intervistarlo sono andati in onda anche domenica scorsa quando la trasmissione ha intercettato l’uomo, insieme al suo presunto complice di 27 anni, prima a Venezia e poi a Padova per poi perderlo di vista prima che l’inviato riuscisse a raggiungerli.
Ieri, però, una segnalazione giunta alla trasmissione via web ha permesso di risalire ad un indirizzo della zona di via Gramsci, a Genova, e Golia si è precipitato per incontrarlo.
La presenza della troupe de Le Iene, però, non è passata inosservata ai carabinieri che hanno fermato Ramunni e lo hanno arrestato.
I militari potrebbero avergli contestato la violazione dell’obbligo di firma e residenza a Milano che aveva deciso il giudice di Treviso che ha scarcerato Ramunni e il presunto complice, facendoli uscire dal carcere.
Nella puntata del 22 aprile, però, Golia aveva trovato alcune prove che lascerebbero supporre che i due, usciti dal carcere, abbiano subito ricominciato a “lavorare” ad altre presunte truffe.
In un Internet point, di Padova, in particolare, i due potrebbero aver sottratto l’identità ad un neo parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Le indagini chiariranno le eventuali responsabilità e quasi certamente apriranno definitivamente le porte del carcere ai due ricercati.
(nella foto della trasmissione Le Iene, Ramunni è la persona a sinistra, con gli occhiali)