Genova – Se ne parla dal 1999 ma dal 2007 il cantiere per la realizzazione di un parcheggio davanti all’ingresso principale dell’ospedale San Martino è fermo al palo per un grosso problema di infiltrazioni d’acqua.
Nel 2003 la giunta del sindaco Beppe Pericu affida l’appalto per la costruzione ma i lavori iniziano subito con qualche “problemino” e proseguono con estrema lentezza, tanto da insospettire subito i comitati dei residenti che ne osteggiavano la costruzione. Il progetto prevede la costruzione di un parcheggio sotterraneo, scavato nella roccia sottostante l’ingresso dell’ospedale San Martino, sino a realizzare circa 420 posti auto che sarebbe una “mano santa” per il nosocomio, sempre alle prese con il problema dell’enorme traffico e della scarsa presenza di posti auto disponibili.
Nel 2011 i “problemi” si fanno evidenti e dopo l’alluvione di novembre di quell’anno, nel “buco” degli scavi si forma un’enorme lago, troppo profondo per essere stato riempito “solo” dalle precipitazioni. Una perizia geologica permette di evidenziare la presenza, incredibilmente ignorata prima, di una falda acquifera a poche decine di metri di profondità. In pratica, con le precipitazioni o con l’innalzamento della linea di falda, il cantiere si riempie d’acqua che filtrerebbe attraverso la roccia.
A maggio 2017 il Comune “annuncia” che i lavori riprenderanno e che il parcheggio sarà consegnato nel 2019 – dietro il pagamento di altri milioni di euro – ma ad oggi, il cantiere è ancora fermo e difficilmente si riusciranno a realizzare i “cinque pjani” di parcheggi annunciati” in pochi mesi.
Difficile anche che veda la luce il “contro progetto” di soli tre piani che renderebbe l’opera una delle più costose e meno “utili” della storia recente della città di Genova