Arenzano (Genova) – Sta meglio il subacqueo di 26 anni soccorso ieri al largo di Arenzano, dopo un’immersione sul relitto della petroliera Haven. Il giovane è ricoverato all’ospedale San Martino di Genova dove è stato sottoposto ad un trattamento in camera iperbarica per combattere gli effetti di una probabile embolia gassosa.
A salvare il ragazzo è stato lo stesso istruttore del diving con cui si era immerso alla scoperta di uno dei relitti più importanti e più visitati d’Europa e che ogni anno richiama migliaia di sub pronti a scendere sino a 80 metri per visitare gli angoli più belli del relitto della nave che si è inabissata nell’aprile del 1991, causando la morte di 5 persone.
Il sub si è sentito male durante l’esplorazione e il suo istruttore è riuscito a raggiungerlo e a iniziare una lenta risalita controllata per evitare ulteriori danni.
Una volta riemerso ha chiesto aiuto ad un gommone presente a supporto ed è iniziata la corsa verso la terraferma dove era già in attesa un’ambulanza del 118 che ha trasferito il sub in difficoltà all’ospedale San Martino in codice rosso.
Sull’episodio è stata avviata un’indagine della Capitaneria di Porto che ha sequestrato tutta l’attrezzatura per verificare eventuali condotte proibite o difetti costruttivi e per inserire poi i dati nel già corposo fascicolo degli incidenti sul relitto della Haven che, solo da 2015 ad oggi, ha già causato 6 morti e almeno 7 feriti più o meno gravi.
Più volte si è discusso della possibilità di chiudere il relitto alle immersioni sportive per la sua pericolosità.