Genova – Altri due membri della commissione ministeriale impegnata ad accertare le cause del crollo di ponte Morandi sarebbero “incompatibili” secondo la Procura di Genova. E’ quanto rivela oggi il quotidiano “Il Secolo XIX” che pubblica un articolo sulla corrispondenza tra la procura genovese, che indaga sul crollo e potrebbe essere in procinto di iscrivere una ventina di nomi nel registro degli indagati e il Ministero delle Infrastrutture.
Nella segnalazione sarebbero stati evidenziati i nomi di due ingegneri che fanno parte della commissione nominata per le verifiche ma figurerebbero anche ai vertici della Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali di Roma. In pratica avrebbero avuto il compito di verificare la sicurezza del ponte anche prima del crollo stesso.
Un ruolo che, se confermato, creerebbe un ovvio conflitto di interessi tra chi, oggi, deve effettuare le dovute verifiche per accertare il buon comportamento di Autostrade rispetto alla manutenzione e alla sorveglianza del ponte e chi, all’epoca, doveva effettuare proprio questi controlli.
Se tali conflitti di interesse fossero confermati, la commissione ministeriale potrebbe perdere altri due componenti dopo le dimissioni di Antonio Brencich e la destituzione di Roberto Ferrazza.