Genova – Sarà una super perizia, realizzata da un prestigioso istituto svizzero, a stabilire con certezza se la causa del crollo del ponte Morandi è stata causata, come ormai sembra accertato, dal cedimento di uno dei tiranti (stralli) della pila 9 del viadotto autostradale.
Per farlo i tecnici analizzeranno il grado di corrosione e di deterioramento di alcuni frammenti che sono stati recuperati durante le operazioni di sgombero dei detriti e che avrebbero già evidenziato segni importanti di un ammaloramento, iniziato diversi decenni fa, e probabilmente sottovalutato da chi avrebbe dovuto invece monitorare attentamente lo stato di salute del ponte.
Reperti giudicati “fondamentali” per le indagini e per il successivo processo a carico degli indagati – sino ad ora 2o ma destinati ad aumentare nelle prossime ore – individuati dalla Procura di Genova che sta indagando sul disastro costato la vita a 43 persone, e che ha lasciato senza casa oltre 250 famiglie.
Il materiale è stato raccolto nell’hangar che conserva campioni di vari elementi del ponte e nei prossimi giorni verrà inviato in Svizzera, per gli esami tecnici che potranno confermare o meno le accuse.