Genova – Nuovo blitz della Guardia di Finanza negli uffici della società Autostrade e di Spea e nuovo sequestro di documenti nell’ambito delle indagini per il crollo di ponte Morandi che ha causato 43 morti ed ha lasciato senza casa oltre 200 genovesi.
Le fiamme gialle hanno portato via documentazione inerente la struttura societaria e i rapporti con consulenti e altre aziende del gruppo.
Ieri la “replica” di Autostrade sui dati emersi dalle analisi dei materiali inviati in Svizzera per la valutazione delle condizioni del ponte al momento del cedimento che avrebbe causato il disastro.
Secondo la controperizia di Autostrade, infatti, lo stato di salute del ponte era ammalorato ma non è dimostrato che il crollo sia stato causato da questa situazione che, comunque, era conosciuta e costantemente monitorata.
Ora si attende l’esito della perizia dei tecnici nominati dal Tribunale di Genova che analizzerà i dati forniti dal super-laboratorio svizzero sullo stato di salute dei materiali di costruzione di ponte Morandi, individuando eventuali anomalie tecniche e le conseguenti eventuali responsabilità.
La perizia non arriverà prima di un mese.