Genova – I saperi tradizionali della terra e le buone pratiche delle tante realtà che operano nel nostro entroterra protagonisti oggi sabato 16 marzo nel quartiere del Carmine con SeminAgenova: l’evento dedicato alla biodiversità e alla riscoperta del territorio Ligure.
Si tratta di un omaggio alla stagione della semina che trasformerà l’area del Carmine in un punto d’incontro vitale e allegro tra il mondo della città e quello della campagna, con iniziative per tutti i gusti per conoscere i prodotti d’eccellenza liguri.
SeminAgenova si svilupperà attorno alla piazza del Carmine, piazza dell’Olivella, piazza della Giuggiola, salita di Carbonara e giardini Tito Rosina e proporrà racconti e testimonianze, laboratori, scambio dei semi, spettacoli, fiera mercato, visite guidate all’interno del quartiere a cura degli studenti del liceo Classico C. Colombo, all’Albergo dei Poveri, alle serre di san Nicola e all’Orto botanico.
La suggestiva ex Abbazia di San Bernardino ospiterà per l’occasione racconti e testimonianze sul tema ed in serata, a partire dalle ore 20, un concerto musicale. Balli popolari e banchi di street food in piazza del Carmine a partire dal tardo pomeriggio.
«Vicini a chi valorizza il territorio della nostra regione con il proprio lavoro, vicini a un quartiere bellissimo che è nostra intenzione valorizzare al massimo – dichiara l’assessore al commercio e turismo Paola Bordilli – Il Carmine è ricco di fascino e lavoriamo affinchè le occasioni per rivitalizzarlo, come questa di SeminAgenova, siano sempre più numerose. Da parte nostra vogliamo far scoprire ai turisti un quartiere ancora poco noto, offrendo nuovamente la proposta di questo itinerario anche in lingua straniera e installando un’apposita segnaletica turistica per indirizzare verso la zona i turisti che si trovino nella zona del Porto Antico o di via Garibaldi. Abbiamo poi voluto stabilire un forte contatto con l’Enoteca Regionale Ligure e proprio da questo sabato partiranno iniziative congiunte al fine di valorizzare le produzioni locali e, al contempo, il quartiere nel quale l’Enoteca ha proprio la sua sede, nel mercato in cui a breve partiranno alcuni lavori di ristrutturazione per poi rivederlo aperto al pubblico».
«Realizzare un importante evento al Carmine ha un valore non solo per la manifestazione in se stessa ma è fondamentale per ricondurre agli onori della città un intero quartiere – sottolinea il presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù -. Il Carmine è un tesoro sotto l’aspetto urbanistico, artistico ma è, soprattutto, un raro tesoro sociale perché è un quartiere dove le persone si sentono ancora parte attiva e corresponsabili della vita delle vie e delle piazze in cui vivono».