Genova – Dovrà tornare in carcere dopo esser stato scoperto a coltivare marijuana nella sua abitazione Carlo Tognini, l’uomo che nel 2013 aveva ucciso per errore un amico, Andrea Macciò, colpendolo con un colpo di fucile, durante uno “scherzo”, per poi nasconderne il cadavere in preda al panico.
L’uomo, affidato ai servizi sociali in prova, è stato sorpreso dai carabinieri di San Fruttuoso mentre consumava droga nella sua abitazione e un successivo controllo nell’immobile ha fatto scoprire una piccola ma fiorente coltivazione di cannabis e il sospetto che l’uomo la rivendesse a terzi.
Durante una delle consuete verifiche dei militari, infatti, l’uomo è apparso piuttosto alterato ed avrebbe subito confessato di aver consumato marijuana. A quel punto i carabinieri hanno approfondito la verifica con una perquisizione domiciliare trovando circa 200 grammi di cannabis pronta all’uso, diversi semi e una piccola serra dove l’uomo coltivava diverse piantine.
Il ritrovamento anche di bilancini di precisione e di oltre 2mila euro in contanti, nascosti in un barattolo, hanno fatto supporre che la coltivazione non fosse solo per uso personale e sono scattate le manette.
L’uomo è così tornato in carcere dove rischia di dover trascorrere il resto della condanna a due anni e 10 mesi per la morte dell’amico a Stella, nel savonese,