Genova – La carcassa di un cucciolo di cinghiale nelle acque del Bisagno da giorni e nessuno interviene. Sono i numerosi passanti che ogni giorno attraversano il ponte che collega via Moresco all’altra sponda del torrente a meravigliarsi del ritardo con cui il corpo senza vita del piccolo animale viene lasciato abbandonato in un periodo di caldo intenso e nelle vicinanze di numerosi altri animali che possono essere contagiati dai batteri che la putrefazione sprigiona.
La carcassa del povero animale, l’ennesima segnalata nel Bisagno e con il sospetto sempre crescente che i cinghiali vengano avvelenati, giace in una pozza ormai da giorni e nessuno, nonostante le ripetute segnalazioni, si è ancora deciso a rimuoverla.
Forse un rimpallo di responsabilità o un ritardo nell’esecuzione del recupero, fatto sta che la carcassa è imputridita e già emana un odore nauseabondo.
Non è chiaro, inoltre, come sia morto il cucciolo, l’ennesimo dopo una nidiata molto numerosa ed ormai quasi del tutto “sterminata”. In molti sospettano che qualcuno li stia avvelenando uno ad uno e il ritrovamento di altre carcasse sembra confermare il timore di qualche “spostato” che si diverte a compiere un gesto per il quale si rischia una pesante condanna.