Genova – Otto tonnellate di pasta e sughi finti italiani, provenienti dalle Filippine e destinati a un grossista lombardo, sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza e dagli uomini dell’Agenzia delle Dogane.
A dare notizia del sequestro è stata la Coldiretti Liguria.
I controlli, la vigilanza e l’azione tempestiva hanno permesso di bloccare il carico e di smascherare la truffa in atto dove i prodotti,, marchiati con Parmesa, riportano alla mente il Parmigiano Reggiano.
Non si tratta di un episodio isolato: lo scorso maggio, sempre nel Porto di Genova, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno individuato un carico di buste di parmigiano provenienti dalle Filippine, succhi di frutta Bravo prodotti illegalmente in Nord Africa e bottiglie di Schweppes al melograno, confezionate in Egitto, queste ultime in grado di provocare attacchi epilettici.
Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato Confederale, spiegano: “Vogliamo complimentarci con la Guardia di Finanza di Genova e l’agenzia delle Dogane per l’intervento messo in campo che è servito a smascherare una vera e propria truffa nei confronti dei consumatori e per difendere il legame che esiste tra il nostro territorio e la filiera italiana. A far esplodere il falso, che ruba all’Italia trecentomila posti di lavoro, è stata paradossalmente la ‘fame’ di Made In Italy: è nostro compito difendere il cibo che produciamo per salvaguardare la nostra salute e le imprese locali che mantengono vivo il territorio.
La concorrenza sleale dei falsi Made in Italy, prodotti non sottoposti ai nostri stessi controlli di qualità, va fermata e bisogna sempre garantire che un prodotto acquistato come italiano provenga solo ed esclusivamente dal nostro paese”.