Genova – Appartamenti fatiscenti affittati sino a 750 euro al mese, rigorosamente in nero e senza alcuna ricevuta ma anche immobili dove vivevano più persone di quanto previsto dalla normative e probabilmente subaffittati a terzi.
E’ quanto emerso dal blitz compiuto dal nucleo appositamente creato dal Comune di Genova che ha avviato una vera e propria “caccia” agli immobili affittati in nero e con condizioni igienico e sanitarie al limite del sopportabile.
Questa volta il nucleo è intervenuto nel quartiere di Quezzi, in via Daneo, in un edificio fatiscente balzato agli onori della cronaca, alcune settimane fa, per il blocco della fornitura dell’acqua potabile per morosità.
Nel palazzo diverse situazioni di degrado che sono state rilevate dal nucleo composto da polizia locale ma anche da funzionari dell’Agenzia delle Entrate e presto da funzionari Amiu per il rilievo dei mancati introiti della TARI, la tassa sui rifiuti.
Su 25 appartamenti controllati sono emerse irregolarità per ben sette appartamenti, che risulterebbero affittati in nero mentre in altrui 18 sussistono contratti di affitto registrati ma all’interno sono state trovate intere famiglie che non risulterebbero in alcun documento.
A rendere ancora più “particolare” la situazione il fatto che l’intero edificio risulterebbe di proprietà di una sola persona.
Ora i vari funzionari incroceranno i dati rilevati da bollette e contratti e ascolteranno le testimonianze delle persone che risultano risiedere all’interno e verranno accertate eventuali violazioni delle disposizioni di legge e nelle dichiarazioni dei redditi e delle tassazioni comunali.
I blitz proseguiranno anche nei prossimi giorni quando, ad essere passato sotto la lente di ingrandimento, sarà il quartiere di Sampierdarena.
Dopo i controlli nel Centro Storico, che proseguiranno anche nei prossimi mesi, il Comune ha esteso le verifiche anche a situazioni di particolare gravità segnalate dai Cittadini.