Imperia – Un topo “gigante” è stato catturato e ucciso da un ex poliziotto in pensione. Il “caso” sta suscitando grande clamore per via di una foto, pubblicata da molti Media locali, che ritrae l’animale ormai morto e sanguinante. Una scena non proprio consigliata ad un pubblico sensibile ma che è doveroso mostrare per chiarire una volta per tutte le polemiche divampate poco dopo.
Polemiche legate sia alla presenza di ratti di grosse dimensioni in città, con un forte richiamo ad una seria campagna di derattizzazione, ma anche al presunto abbattimento, di un animale “diverso” dal ratto.
Sulle pagine social della zona si è infatti gridato allo scandalo per l’uccisione di una nutria, di uno scoiattolo e altri animali esotici non meglio identificati.
Purtroppo la realtà è ben diversa e, come sempre, sta “nel mezzo”. La foto – che pubblichiamo al solo scopo di fare chiarezza – ritrae effettivamente un grosso topo, probabilmente un ratto, ma la foto è stata scattata con un grandangolo e posizionando l’animale molto ravvicinato all’obiettivo. In questo modo le dimensioni vengono falsate dalla lente della macchina fotografica che da l’illusione che la persona che tiene in mano la carcassa sia alla stessa distanza. Non è così per un gioco di prospettive e per un fenomeno fisico spiegabilissimo.
Ecco il racconto della persona che ha ucciso il topo e che si è vista accusare (ingiustamente) di aver eliminato animali protetti.
“Oggi mi ha chiamato d’urgenza una signora che aveva visto “un mostro”. Quando sono arrivato ho trovato escrementi di ratto di grosse dimensioni e quando ho trovato l’animale non credevo ai miei occhi. Sembrava un castoro. Quando mi avvicinavo si alzava sulle zampe posteriori, pronto a saltarmi addosso squittendo. Armato di martello e guardandolo fisso negli occhi… è finita così”.