Genova – Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori del quotidiano cittadino “Il Secolo XIX” con il sito del quotidiano che non viene aggiornato nella giornata di oggi per lo sciopero dei giornalisti mentre domani non sarà in edicola il giornale nella sua versione cartacea.
Nella tarda mattinata di oggi si è svolto l’incontro tra i rappresentanti Slc Cgil e le rsu aziendali dei poligrafici del Secolo XIX con l’Assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino.
L’Assessore ha precisato di aver incontrato la rappresentanza sindacale su mandato del Presidente Giovanni Toti e ha illustrato ai presenti i contenuti dell’incontro di lunedì scorso con i rappresentanti del Gruppo.
Le questioni sul tavolo sono quelle note degli esuberi a livello nazionale con una pesantissima ricaduta su Genova.
L’Assessore ha confermato quanto divulgato a mezzo stampa e cioè di voler continuare a trattare con il Gruppo per il ritiro del piano industriale, manifestando la volontà della Regione di partecipare ad un eventuale tavolo ministeriale.
La Segreteria Slc Cgil ha comunicato con una nota l’apprezzamento per l’interessamento della Regione e nel contempo denuncia la grande assenza sulla vertenza del sindaco Marco Bucci che non ha ancora risposto alla richiesta di incontro congiunta (Regione e Comune di Genova) che il sindacato ha formulato non appena avuta la notizia degli esuberi.
“E’ grave che il Sindaco non sia della partita – scrivono le associazioni sindacali – in questa fase infatti il Primo cittadino dovrebbe essere vicino ai lavoratori del Gruppo, poligrafici e giornalisti, che in questi giorni stanno mettendo in campo diverse iniziative di protesta a tutela dell’occupazione e dell’informazione e in difesa del Decimonono tutto, patrimonio dell’intera comunità ligure”.
Questo il testo del comunicato sindacale pubblicato sul sito della Testata genovese:
“Mercoledì 20 novembre 2019 la redazione de Il Secolo XIX sciopera. Il giornale, giovedì 21 novembre, non sarà in edicola e il sito, nella giornata di protesta, non sarà aggiornato. Con questo sciopero vogliamo accendere un faro sull’inaccettabile piano di ristrutturazione del lavoro poligrafico che riguarda Gnn, controllata del gruppo Gedi. Un piano che prevede 121 esuberi a livello nazionale e 27 esuberi su 38 lavoratori poligrafici al Decimonono, oltre che l’accentramento del lavoro grafico su Torino. Insieme alla preoccupazione per il posto di lavoro di colleghi con cui collaboriamo ogni giorno, temiamo che le ricadute di questo piano sul lavoro giornalistico, sull’autonomia e sulla qualità de Il Secolo XIX siano pesantissime e le prospettive per l’unico quotidiano ligure più che mai incerte. L’azienda si affida ancora una volta solo a tagli del costo del lavoro, senza prospettive, come unica risposta alla crisi del mercato. E penalizza una testata che è la voce di Genova e della Liguria da oltre 130 anni e che ha già affrontato un durissimo piano di risanamento dei conti negli ultimi sei anni, con sacrifici da parte di giornalisti e poligrafici: solidarietà e cassa integrazione. Tutto questo accade oggi nel principale gruppo editoriale italiano, Gedi. Di fronte alle richieste della redazione di rivedere le ricadute di questo piano per la Liguria, l’azienda non ha fatto passi indietro. Chiediamo rispetto per i lavoratori di questo quotidiano che fornisce a tutto il gruppo Gnn contenuti e contributi di qualità. Ma anche per un territorio che ha subito eventi tragici e crisi occupazionali e non vuole vedere affievolire la luce del suo giornale. Anche per questo, mercoledì 20 novembre Il Secolo XIX, come ieri, esce in edicola senza le firme dei suoi giornalisti: gli articoli firmati – compresi quelli che appariranno nella giornata di protesta su alcune sezioni del web – sono dei colleghi di altre testate del gruppo Gnn”.