Genova – Il cucciolo che accompagnava il gruppo di orche che da giorni staziona tra Prà e Voltri è morto e la madre non si rassegna ad abbandonarlo. Arriva dai veterinari e dagli studiosi dell’Acquario di Genova la conferma ufficiale di quanto purtroppo si temeva.
Il cucciolo di orca non ce l’ha fatta e la permanenza del branco composto ormai da sole 5 orche, è dovuto all’abnegazione con cui mamma orca continua a portare a galla il corpo senza vita del cucciolo nel disperato tentativo di farlo respirare e guarire.
La scena è stata osservata distintamente durante i controlli che i ricercatori fanno sul posto dove le orche restano ormai da una settimana.
Le orche si alternano alla superficie per respirare e ogni tanto emerge anche mamma orca trascinando letteralmente con il muso il corpo del suo piccolo ormai morto.
L’orca lo sospinge verso l’alto perché spera che il cucciolo sia ancora vivo ma incapace di nuotare per qualche motivo e il suo sostegno possa farlo comunque sopravvivere.
Un comportamento osservato altre volte e che impensierisce molto i ricercatori poichè la madre potrebbe attendere molto a lungo prima di rassegnarsi e questa permanenza la indebolisce moltissimo e contribuisce a indebolire tutto il resto del branco che fatica a trovare abbastanza cibo per nutrirsi.
Il pericolo è che il gruppo riparta molto indebolito dalla permanenza a breve distanza dalla riva e in un periodo critico come quello invernale.
Continua l’osservazione degli esemplari da parte degli studiosi e della Capitaneria di Porto che verifica anche che nessuno si avvicini alle orche, costringendole a un ulteriore stress.
Tutta la zona di mare tra Voltri e Prà, sul lato verso il Porto, è infatti interdetta alla navigazione sino a cessata emergenza.