Noli (Savona) – Un pescatore subacqueo in apnea ha catturato un esemplare di leccia del peso di oltre 20 chili davanti a Capo Noli.
Il “colpo” è avvenuto nella mattinata di ieri quando Omar Lo Presti, pescatore subacqueo non nuovo a catture decisamente particolari, ha effettuato un immersione in apnea ad una profondità di circa 15 metri ed ha incontrato il meraviglioso esemplare.
Un colpo preciso e poi una “battaglia” durata circa mezz’ora per tirare a riva l’enorme pesce.
La pesca di esemplari di leccia di queste dimensioni rivela anche un inquietante cambiamento climatico che sta avvenendo nelle profondità del mare visto che le lecce seguono le acque calde nella loro migrazione lungo il Mediterraneo e, di solito, non si vedono in mesi freddi come quello che dovrebbe essere dicembre.
Lo stesso pescatore subacqueo aveva preso un esemplare da 10 chili, ma nel mese di maggio.
Un particolare che desta qualche preoccupazione tra i ricercatori che certamente non commentano positivamente neppure la cattura di un esemplare tanto grande di leccia.
I pesci di grosse dimensioni, infatti, sono portatori di un patrimonio genetico molto importante per il ripopolamento del mare, sempre più povero di pesce, proprio perché, raggiungendo dimensioni ragguardevoli, dimostrano di essere particolarmente adatti alla sopravvivenza.
Uccidere un pesce di quelle dimensioni, secondo i ricercatori, è un vero peccato anche nell’ottica della pesca futura.