Genova – Ancora nessuna traccia, nello Stretto di Messina dove sono state avvistate nei giorni scorsi, di una delle giovani orche che facevano parte della famiglia rimasta ferma a Genova sino alla morte di un cucciolo.
Dopo l’avvistamento nei giorni scorsi, avvenuto grazie ad un pescatore della zona, nessuno ha più visto ricomparire l’esemplare denominato Dropi, un giovane che segue il gruppo (pod) sin dal viaggio dall’Islanda.
Dropi era già stato segnalato come “individuo in difficoltà” a causa di un vistoso dimagrimento durante i giorni di permanenza a Genova, dove il gruppo si è fermato senza cacciare e senza nutrirsi per cercare di aiutare un cucciolo che è poi morto. La madre che non voleva abbandonarlo nonostante il decesso, ha ritardato la partenza del gruppo e ha involontariamente aggravato le condizioni di salute del giovane.
Nelle immagini ritratte dal pescatore e diffuse sui social non c’è traccia di uno degli esemplari. Il gruppo sembra essere composto da soli tre esemplari rispetto ai 4 di partenza da Genova.
Il cetaceo potrebbe essersi allontanato per cacciare o potrebbe essere rimasto indietro per qualche motivo ma si tratta di comportamenti non “usuali” e per questo i ricercatori temono che possa essere deceduto.
Le acque dello Stretto di Messina sono sorvegliate attentamente da molti appassionati e ricercatori armati di telecamere e macchine fotografiche. L’obiettivo è raccogliere quante più immagini possibile per permettere l’identificazione del branco e dei singoli componenti.
Se da un lato appare piuttosto improbabile che si tratti di un altro branco, più probabile invece che sia successo qualcosa all’orca che sembra mancare.
Le immagini serviranno anche a rilevare lo stato di salute degli animali per capire se altri membri del branco evidenzino segni di sofferenza o di dimagrimento eccessivo.