Genova – Un’altra festa sulla spiaggia di Priaruggia, a Quarto, e ancora bottiglie rotte sull’arenile e abbandonate ovunque. Nuove proteste per l’ennesima notte brava organizzata da gruppi di ragazzi sulla spiaggia in stile “botellon” spagnolo, con abbondanti bevute accompagnate da consumo di droga e da ogni genere di conseguenza.
A protestare ancora una volta le molte associazioni che operano sulla spiaggia e che se ne prendono cura ripulendo, ogni fine settimana, dove i gruppi di teppisti lasciano sporco dopo essersi abbandonati ad atti di vandalismo, danneggiamenti e, soprattutto, al lancio delle bottiglie vuote e di vetro sull’arenile.
Da diverso tempo la spiaggia di Priaruggia è stata individuata da gruppi di giovinastri come luogo di ritrovo per serate a base di alcol (e non solo) e mentre molti mangiano una pizza sulla spiaggia e bevono una birra in compagnia e poi proseguono altrove la serata e portano via ogni cartaccia o bottiglia vuota, altri gruppetti di veri e propri teppisti si abbandonano a bevute senza limiti e consumano grossi quantitativi di super alcolici acquistati nei supermercati.
Una condotta che allarma sempre di più chi segue i giovani per motivi educativi e sanitari e che, evidentemente, non desta particolare attenzione in chi dovrebbe garantire la sicurezza e il controllo del territorio.
“Basta venire qui al sabato sera – spiegano alcuni frequentatori della spiaggia – per vedere cosa succede. Gente ammassata che mangia una pizza al volo, getta tutto a terra e poi spuntano bottiglie di grappa, di whisky e di qualunque altra cosa abbia altissima gradazione alcolica. Non parliamo di ragazzi di 20 o 30 anni ma di ragazzetti che dovrebbero essere a casa con i genitori. Sono i peggiori perché si riducono in condizioni tremende”.
La mattina successiva, poi, sono i volontari delle varie associazioni a dover ripulire.
“Troviamo bottiglie ovunque – denunciano – tra le barche, negli spazi delle associazioni ma soprattutto in frantumi sulla spiaggia. Questi ragazzetti ubriachi sono terribili e quando si annoiano si abbandonano a qualunque tipo di vandalismo. Ci piacerebbe che qualcuno venisse a vedere cosa ci tocca pulire al mattino”.
Secondo i frequentatori della spiaggia servirebbero più controlli. L’attenzione del Comune è concentrata sul centro storico ma anche qui, a Priaruggia, si può parlare di Movida e nella parte peggiore del termine.
“Se al sabato sera scendesse in spiaggia qualche divisa – spiegano – forse questi ragazzetti se ne andrebbero oppure limiterebbero le loro bravate. Poi ci domandiamo come tornano a casa perché è un via vai di moto e con quello che bevono si fa fatica a credere che riescano a guidare. Anche qui i controlli non guasterebbero”.