Genova – Dopo le proteste dei genitori dell’asilo Maddalena di via Lomellini, anche quelli della scuola d’infanzia Gnecco Massa, scendono sul sentiero di guerra per il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento.
Nel caso della scuola di via Antica Romana di Quinto, i tecnici del Comune sono arrivati addirittura a dotare la scuola di caloriferi elettrici che, però, secondo quanto denunciato dai genitori, non bastano a garantire il riscaldamento di tutti i locali e i bambini sono costretti a frequentare locali riscaldati e altri, come i bagni ed il salone al pian terreno, che invece sono freddi.
In molti “risolvono” indossando le giacche ma appare evidente che una struttura come una scuola d’infanzia non possa operare senza un impianto di riscaldamento degno di questo nome.
Numerose le richieste di aiuto al Municipio IX Levante e al Comune di Genova che dovrebbe garantire il diritto ad avere aule riscaldate ed ambienti salubri ad alunni e lavoratori ma, sino ad ora, le risposte arrivate sono solo “pannicelli caldi”.
Una vicenda davvero imbarazzante per il Comune e che si va ad aggiungere a quanto avviene all’asilo Maddalena di via Lomellini, nel centro storico genovese. Anche qui l’impianto di riscaldamento è continuamente fuori uso e i genitori trovano i bambini in aule dove il termometro sale a malapena a 15 gradi centigradi, bel al di sotto del minimo consentito.
I ripetuti interventi non hanno portato a soluzioni definitive ma solo a brevi periodi di normale attività cui hanno fatto seguito altri guasti.
I genitori dell’asilo Maddalena e quelli della scuola d’infanzia Gnecco Massa di Quinto chiedono spiegazioni al sindaco Marco Bucci e all’assessore Piciocchi e vorrebbero veder garantito il diritto dei loro piccoli a frequentare strutture a norma.