Genova – Scattano in tutta la Liguria, come nel resto d’Italia, i provvedimenti anti coronavirus che estendono la zona rossa a tutto il territorio italiani.
Il principio cardine che suggerisce ogni tipo di comportamento è “Io resto a casa”.
Limitati all’essenziale gli spostamenti. Non si può circolare liberamente a meno che non ci si rechi al lavoro, per fare la spesa (possibilmente non in luoghi affollati), niente manifestazioni sportive o culturali che comportino presenza di assembramenti di persone e scuole chiuse sino al 3 aprile.
A suggerire le misure eccezionali il repentino aumento dei casi registrati. Tra l’8 e il 9 marzo, in Italia, ci sono stati 1598 casi in più portando il numero dei malati per coronavirus a quasi 8mila unità.
Aumenta anche il numero delle persone colpite e guarite, ben 724, 102 in più sempre nello stesso periodo.
Un’ottima notizia che conferma che il virus è curabile.
Resta la casistica che prevede che, su 100 nuovi casi di positività, l’80% non sviluppi sintomi particolarmente gravi e, sostanzialmente, vive un’esperienza simile ad una normale influenza.
Un 15% sviluppa sintomi forti ma che non necessitano di cure ospedaliere e il restante 5% deve invece ricorrere alle cure ospedaliere ed in particolare alla terapia intensiva di assistenza alla respirazione.
E’ questo che potrebbe mandare in tilt le attuali strutture sanitarie poiché il numero dei posti letto nei reparti specializzati è limitato e deve essere utilizzato anche per infarti, ictus e altre malattie non collegate al coronavirus e che continuano a manifestarsi indipendentemente dalla epidemia.
Questo e solo questo preoccupa medici e chi si occupa di gestire l’emergenza.
Il numero dei decessi resta limitatissimo e generalmente vede soccombere al virus persone molto in là con gli anni e debilitate da altre malattie anche croniche che hanno già minato la resistenza del paziente.
Guariscono pazienti over 90 anni e l’infezione non è una “sentenza di morte” per gli anziani ma è evidente che le difese di un 30enne non possono essere paragonate a quelle di un over 80.
Sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri ha affermato il commissario per l’emergenza.
Nessuna limitazione per chi deve andare a lavorare ma tutte le persone che si mettono in viaggio e circolano sul territorio per un qualsiasi giustificato motivo devono avere con sè il modulo di autocertificazione già compilato e pronto per essere mostrato ad un eventuale controllo delle forze dell’ordine.
Probabili controlli nelle stazioni e nei luoghi di interscambio auto-mezzi pubblici ma è anche possibile che, con il passare delle ore, vengano organizzati controlli ad hoc e lungo le strade normalmente percorse.
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