Genova – Parrucchiere ed estetiste che raggiungono i loro clienti sulle pagine dei social e poi, a casa, per i trattamenti concordati. E’ la denuncia delle associazioni di categoria che temono la diffusione di un abusivismo che colpisce due volte perchè viola il divieto di spostamento e di contatto con le persone e non risulta al Fisco.
Le segnalazioni arrivano da diverse città italiane e le organizzazioni di categoria sperano che le forze dell’ordine possano avviare al più presto delle indagini semplicemente osservando le pagine social dove alcuni servizi vengono pubblicizzati praticamente alla luce del sole.
Un appello anche ai cittadini poiché chi si presta a questi veri e propri attentati alla salute pubblica, possono trasportare l’infezione da cornavirus di casa in casa prima che eventuali sintomi della malattia facciano “interrompere” l’attività.
Non è chiaro se si tratti di parrucchieri che hanno dovuto chiudere e contattano in qualche modo le vecchie clienti o se, invece, si tratti di un vero e proprio servizio a domicilio completamente abusivo ma i rischi potenziali sono davvero enormi.
I blocchi al lavoro e ai contatti umani verrebbero aggirati in modo illecito e pericoloso e il rischio di un aggravamento dell’epidemia già in atto è altissimo.
Il mercato clandestino di tagli di capelli, tinture e cura delle unghie sarebbe in crescita con il passare del tempo della Quarantena e le organizzazioni di categoria chiedono alle autorità di intervenire al più presto con rigidi controlli sui social.