Genova – Inizierà venerdì e non giovedì come precedentemente annunciato, la distribuzione gratuita delle mascherine anti coronavirus acquistate in Cina da Regione Liguria, con i fondi dei contribuenti italiani.
Lo slittamento si è reso necessario a causa dei “dubbi” sulle modalità della distribuzione dei dispositivi di protezione che inizialmente dovevano essere distribuiti nelle Farmacie, nelle edicole e nelle tabaccherie.
Troppo esiguo il tempo per organizzare nel dettaglio e troppo alto il rischio di fenomeni di accaparramento, con persone che riescono a farsi consegnare più mascherine di quante avrebbero diritto.
L’altra ipotesi al vaglio è quella della consegna a domicilio con servizi postali o di consegna privata ma la distribuzione avverrebbe con maggiore lentezza e non si possono escludere disguidi come furti nelle cassette postali.
La Regione Liguria ha quindi deciso di prendere tempo un altra giornata per sciogliere i dubbi e arrivare magari ad una formula “composita”.
“Le modalità di distribuzione delle mascherine alla popolazione – ha spiegato il presidente Toti – saranno decise nelle prossime ore dal gruppo di lavoro che sta decidendo: potremmo distribuirle a domicilio, ma in questo modo abbiamo stimato occorrerebbero una decina di giorni almeno, oppure attraverso edicole o farmacie, sapendo che questo comporta una grande responsabilità da parte di tutti coloro che se ne riforniranno. Le quantità e le modalità di distribuzione saranno oggetto delle riunioni che sono in corso: comunicheremo giovedì il dettaglio delle decisioni assunte, per iniziare venerdì e sabato con la distribuzione, che proseguirà anche la prossima settimana”.
Su questo tema è intervenuta anche la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale: “Forniremo anche indicazioni precise sulle modalità per il loro utilizzo, su come si indossano, come si tolgono e come vanno riposte”.
L’assessore Giampedrone ha poi spiegato che “ogni confezione che sarà distribuita conterrà due mascherine, entrambe marchiate con il logo della Protezione civile regionale per evitare che possano essere rivendute illecitamente. La distribuzione, secondo modalità che verranno illustrate giovedì prossimo nel dettaglio, inizierà venerdì prossimo e proseguirà sabato e la settimana successiva. Circa 500mila pezzi verranno distribuiti entro Pasqua e il resto la settimana prossima. Questo anche per evitare assembramenti. L’unico obiettivo è raggiungere più persone possibile in tranquillità. Tutti devono sapere bene che la mascherina non risolve la pandemia da coronavirus, non è la panacea di tutti i mali e non consente a ciascuno di fare quello che vuole: è una protezione per sé e per gli altri quando si esce di casa, sempre nel pieno rispetto delle regole che sono e rimangono in vigore fino alla mezzanotte del 13 aprile”, ha concluso Giampedrone.
Per quanto riguarda invece i Comuni, “stiamo preparando un ulteriore spedizione di mascherine chirurgiche e ffp2 ai Comuni per la continuità dei servizi essenziali. Sarà la terza spedizione dedicata e penso potrà essere effettuata la prossima settimana: riguarderà circa 100mila mascherine con circa 8mila o 10mila ffp2 per i servizi considerati più delicati. Questi rifornimenti sono fondamentali per mantenere operativi i servizi essenziali”, ha sottolineato Giampedrone.