Genova – Verso la revoca della concessione per Autostrade per l’Italia, società della galassia del Gruppo Atlantia della famiglia Benetton. A ribadirlo il presidente del consiglio, Giuseppe Conte che è tornato a rilanciare l’opzione revoca nella lunga e difficile trattativa per le Autostrade.
La revoca della concessione non sarà facile e la procedura resta complessa ma, secondo Conte, ci sarebbero “molteplici e provati inadempimenti del concessionario“ che renderebbero perfettamente legale l’operazione.
Nessuna penale potrebbe essere richiesta se venisse provato che il concessionario ha ripetutamente violato il rapporto di fiducia che intercorre tra il concedente e il concessionario.
Conte ha inoltre chiarito che nulla è cambiato rispetto al primo progetto di revoca della concessione. Il premier ha confermato che: “per quanto mi riguarda nulla è cambiato, la procedura di revoca o caducazione è in corso, ci sono tutte le carte per portarla avanti”.
Negli ultimi giorni si erano infittite le voci di una trattativa molto dettagliata in corso tra Governo e Aspi (Autostrade per l’Italia) ma le proposte di Atlantia non sarebbero giudicate sufficienti ed economicamente vantaggiose per il Paese.
Il presidente del Consiglio dei Ministri Conte è stato chiaro anche su questo ed ha dichiarato che: “Le proposte di transazione se arrivano durante una procedura di caducazione, devono essere un vantaggio per il concedente e cioè per l’interesse generale, un vantaggio maggiore rispetto alla revoca” ed ha aggiunto che se la trattativa non ha portato frutti “lascio trarre a voi le conclusioni“.
L’iter per la revoca della concessione, dopo la tragedia del ponte Morandi, costata la vita a 43 innocenti e che pesa come un macigno sulla trattativa, prosegue senza modifiche di rotta e difficilmente il Governo farà marcia indietro se non sussistono particolari e comprovate “contropartite” che possano ridare fiducia ai Contribuenti, primi proprietari delle Autostrade.