Genova – Sono già oltre 300 i falsi incidenti scoperti sino ad ora nell’ambito dell’indagine della polizia locale su un grosso giro di truffe alle assicurazioni che ha già portato la Procura di Genova ad emettere 12 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti indagati.
In particolare le indagini si concentrano ora sui tabulati telefonici dei cellulari sequestrati ai primi indagati e che potrebbero rivelare “contatti” tra l’organizzazione criminale e altre persone che operano nell’ambito del settore assicurativo e del recupero dei danni da incidenti.
Il numero dei telefoni “sotto controllo” è salito a 80, tutti sequestrati alle persone coinvolte sino ad ora e che potrebbero riservare sorprese sul già vasto giro di presunte truffe scoperto sino ad ora.
Le accuse vanno dalla simulazione di reato per falsi danneggiamenti di auto alla falsa testimonianza sino alla truffa ai danni delle assicurazioni e l’associazione a delinquere per avere operato nella forma di una vera e propria banda specializzata.
Cuore dell’attività una carrozzeria del centro genovese di proprietà della moglie di uno degli indagati.
Gli inquirenti sospettano che a tirare le fila dell’organizzazione ci fosse Giuseppe Tacchella, 70 anni, che, secondo le accuse che dovranno essere confermate in sede di giudizio, avrebbe organizzato falsi incidenti negli ultimi 10 anni.
Il sospetto è però che il fenomeno dei falsi incidenti sia molto più esteso e radicato rispetto a quanto scoperto sino ad ora e che l’organizzazione smantellata dalle indagini non fosse l’unica a operare in questo modo.
Per questo motivo le indagini proseguono e non si escludono altri clamorosi sviluppi.