Genova – Il prezzo del Titanio va alle stelle e si torna a parlare di aprire una maxi miniera di estrazione nel Parco del Beigua, patrimonio Unesco e Geoparco internazionale.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nelle sedi di alcune associazioni ambientaliste che, già nel 2015, avevano bloccato un altro progetto per lo sfruttamento minerario del Parco.
“Apprendiamo dell’intenzione della CET, la Compagnia europea per il Titanio, di riprovare a scavare nel Parco del Beigua per estrarre titanio – dichiara Santo Grammatico presidente di Legambiente Liguria – oggi come ieri ribadiamo la nostra contrarietà al progetto che devasterebbe un’area protetta inestimabile per biodiversità e valori ecologici e paesaggistici oltre che mettere a repentaglio la salute di chi vive nel territorio”.
Il gruppo montuoso del Beigua è diventato Parco nel 1995, Geoparco europeo e mondiale nel 2005 e nel 2015 è stato riconosciuto UNESCO Global Geopark ed è l’unico parco ligure a potersi fregiare di tale riconoscimento.
Inoltre spiega ancora Grammatico “in questi anni l’Ente parco ha portato avanti un lavoro eccezionale improntato su un modello di sviluppo basato su agricoltura sostenibile, manutenzione dei boschi, turismo di qualità e consorzi sempre più attenti alla filiera corta”.
Da un punto di vista sanitario, diversi studi hanno inoltre evidenziato come il minerale grezzo nella composizione delle rocce del giacimento risulta la presenza di un anfibolo del gruppo degli asbesti in una percentuale pari a circa il 10/15% che ha tendenza a separarsi sotto forma di fibra e minutissimi aghi ed è notoriamente dannoso per la salute.
“L’ultima battaglia l’abbiamo fatta e vinta nel 2015 quando insieme agli abitanti di Sassello, Urbe, Piampaludo, alle altre associazioni ambientaliste e ai tanti amici del Parco abbiamo organizzato due grandi marce, una in inverno e l’altra in primavera per ribadire la nostra contrarietà al progetto – aggiunge Grammatico – non ci siamo fermati allora e non lo faremo nemmeno oggi. La Regione Liguria dica un deciso no ad ulteriori studi e ricerche, Federparchi a livello nazionale si schieri insieme a noi per affermare ancora che il Parco non si tocca.”
(Foto miniera – fonte Wikipedia)