Genova – Il Comune ha usufruito dei fondi stanziati dal Governo per rafforzare il trasporto pubblico locale? E come?
A chiederselo Luca Pirondini, ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle e portavoce del Movimento 5 Stelle al Comune di Genova.
“Sappiamo bene che chi utilizza il Tpl è oggi sempre più preoccupato perché i mezzi sono un possibile vettore del contagio da Covid-19 – scrive Pirondini – Il Governo però, consapevole che soprattutto a partire da settembre, quando sarebbe suonata la prima campanella per le scuole, i cittadini avrebbero avuto bisogno di maggiori corse, ha messo a disposizione delle Regioni svariati milioni di euro. Con il decreto agosto, in particolare, sono stati stanziati 300 milioni di euro proprio a questo scopo. In una recente dichiarazione, il Comune di Genova lamentava un non adeguato finanziamento per l’implementazione del trasporto pubblico locale. Contestualmente, però, come riportato dal quotidiano La Stampa lo scorso 20 ottobre, Regione Liguria faceva sapere che: “Ad oggi non si registrano particolari criticità”. Delle due l’una”.
“Paradossale poi che in Consiglio comunale, secondo studi non meglio precisati il Sindaco abbia detto che sui trasporti il rischio è bassissimo – prosegue Pirondini – Abbiamo dunque chiesto al Comune se ha usufruito dei fondi messi a disposizione dal Governo e, se sì, quali gli importi e le finalità? Non ci soddisfa apprendere che a oggi i sei milioni di euro arrivati dal Governo non sono stati utilizzati per gli scopi per cui sono stati stanziati (nuovi mezzi e compensazione derivante dai mancati introiti) e che a oggi non è dato sapere se Regione Liguria voglia attivarsi per far pervenire alle aziende di trasporto locale i fondi messi a disposizione dal Governo e non ancora utilizzati dalle Regioni. Se davvero, come riporta il quotidiano La Stampa, Regione Liguria avesse sottovalutato il potenziale rischio per chi viaggia sui mezzi pubblici sarebbe un fatto gravissimo del quale qualcuno dovrà assumersi la responsabilità”.