Genova – Verranno celebrati domani, mercoledì 18 novembre, i funerali di Gaia Morassutti, la ragazza di 16 anni travolta ed uccisa nell’incidente avvenuto lo scorso 24 ottobre in piazzetta Pedegoli, nel quartiere di Quezzi.
La cerimonia si terrà alle 11,30 nella chiesa di Nostra Signora della Guardia di largo Merlo.
Questa sera, alle 17,45, invece, familiari ed amici si raduneranno per il rosario.
Gaia Morassutti è morta lo scorso 12 novembre al reparto grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena per le terribili ferite riportate nell’incidente che ha gravemente ferito altre tre ragazze con le quali stava chiacchierando in un momento di spensieratezza.
Sul gruppo di giovanissime, tra loro anche una ragazza incinta, è piombato il Suv condotto dal 24enne Luca Bottaro che ha perso il controllo del mezzo per cause ancora da accertare e che dalle perizie svolte sembra corresse un pò troppo per il tipo di strada che stava percorrendo.
Il potente mezzo ha colpito alcuni scooter parcheggiati scagliandone uno proprio contro la panchina dove le ragazze stavano parlando.
Il mezzo a due ruote si è incendiato provocando ferite da impatto e terribili ustioni.
Il Suv si era poi allontanato a tutta velocità ed era stato rintracciato a notte fonda insieme al suo proprietario che sembrava nascondersi dalle forze dell’ordine.
Gaia Morassutti ha riportato ferite gravissime e ustioni molto gravi e il suo corpo non ha retto.
Ora il quartiere e la città tutta si stringono alla famiglia nel momento del dolore e chiedono controlli sulle vie della zona dove, da tempo, vengono segnalate corse clandestine di auto e mezzi a folle velocità che salgono e scendono per le strette vie del quartiere per compiere altre corse lungo un altro percorso “di gara” che parte da piazza Galileo Ferraris per salire a Quezzi alta o per andare in via Robino – passando per via Marassi, sede della locale sezione della polizia locale – per poi scendere da viale Bracelli.
I residenti della zona chiedono – inascoltati – controlli notturni poiché quelli normalmente messi in atto dopo le denunce, vengono effettuati per la maggior parte di giorno, quando il fenomeno è ovviamente assente.