Genova – Ultimi preparativi per l’apertura del primo supermercato Esselunga nel capoluogo ligure. Il cantiere di via Piave, nell’elegante quartiere di Albaro, è ultimato da giorni e all’interno fervono i preparativi per la cerimonia di inaugurazione che si terrà mercoledì 16 dicembre.
L’arrivo di Esselunga a Genova rappresenta per molti un evento “storico” per la dura battaglia commerciale (e legale) che da sempre vede contrapposto il marchio lombardo e Coop trasformandola anche in “questione politica” visto che il suo fondatore non ha mai nascosto il suo “sospetto” sul ruolo della politica nella difesa di alcuni capisaldi della distribuzione.
Sui social la questione è stata trattata migliaia di volte, con argomentazioni più o meno serie.
La più discussa vorrebbe che Esselunga pratichi prezzi molto più convenienti della rivale e che, laddove le due sono presenti simultaneamente, la “guerra al ribasso” convenga soprattutto ai consumatori.
A ricordare ai genovesi che Esselunga sta per aprire ci ha pensato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, in un post sul suo profilo Facebook, ha definito “mugugnoni” i cittadini contrari all’apertura di un nuovo supermercato.
“Mancano pochi giorni all’apertura della nuova Esselunga in via Piave – scrive Toti su Facebook – che come vedete nelle foto ormai è quasi pronta e verrà aperta al pubblico mercoledì. Non è stato facile far arrivare un marchio così importante a Genova ma abbiamo mantenuto la promessa di dare ai cittadini la possibilità di scegliere. Esselunga porterà occupazione e la concorrenza farà in modo che la spesa sia più conveniente per tutti, dopo anni in cui il capoluogo ligure si collocava ai primi posti per la spesa più cara. I mugugnoni si devono rassegnare, la Liguria è attrattiva per gli imprenditori e guarda con fiducia al futuro. Avanti così!”.
Le perplessità dei genovesi non sono però riconducibili solo all’aspetto “politico” del caso Esselunga ma anche e soprattutto alla necessità di aprire un nuovo mega supermercato in un periodo disastroso per i piccoli negozi di quartiere.
Il perdurare della crisi economica indotta dall’emergenza coronavirus sta facendo abbassare le saracinesche a diverse attività commerciali e molti si domandano se l’arrivo di un nuovo potentissimo concorrente sia una “brutta notizia” solo per i presunti avversari politici del marchio.
I residenti della zona di via Piave, poi, hanno più volte denunciato il timore che l’arrivo di un grosso supermercato possa avere un effetto devastante sulla già precaria viabilità locale e sono pronti ad azioni legali se, come si teme, il nuovo flusso di veicoli dovesse trasformarsi in una catastrofe per il traffico della zona.