Genova – Trovare un piano alternativo, una nuova soluzione, è il pensiero comune negli ultimi mesi e proprio dalle difficoltà che questo 2020 ci ha portato ad affrontare che nasce l’EP di Cristallo dal titolo “Piano B”.
L’EP, composto da cinque tracce, si caratterizza per sonorità che vanno dagli anni ’60 agli anni ’80 in cui il basso diventa fulcro con giri musicali innovativi.
“Piano B è a tutti gli effetti un piano b – racconta Cristallo, nome d’arte di Francesca Pizzo – Doveva essere un disco e uscire in primavera, poi l’arrivo della pandemia ci ha bloccato e d’estate abbiamo suonato poco. Con l’autunno ho sentito la necessità di condividere i pezzi già registrati.
Cuore nero è il primo brano che ho scritto da solista e avevo voglia di tirarlo fuori. Per noi che suonami tanto diventa necessario far sentire agli altri quello che creiamo, altrimenti i brani invecchiano”.
Un EP che nasce in un periodo complicato dove gli artisti sono costretti a misurarsi con l’assenza del pubblico e senza concerti.
A proposito Cristallo racconta: “Suono da tantissimi anni, vengo da un progetto che si chiamava Melampus e facevo musica in inglese. Ho iniziato a suonare nella fase caldissima dell’Indie con tante date, anche 60 all’anno, fantastico e massacrante. Ho fatto tour tostissimi col furgone dove caricavo e scaricavo la strumentazione e portavo in giro la mia musica. E’ veramente difficile, per noi che siamo abituati a suonare dal vivo è la sfida più grande, dobbiamo imparare a usare i socia network e a tenere duro”.
La scelta di un nome d’arte, Cristallo appunto, arriva dalla passione dell’artista per i cristalli e le pietre dure: “Quando con il mio socio ci siamo messi a cercare il nome, ho pensato al nome di una pietra. Sfogliando i miei libri di pietre mi sono resa conto che la parola più adatta e ricorrente era proprio cristallo e che si presta a diverse interpretazioni. Può essere la materia vetrosa e trasparente, fragile e tagliente ma può essere anche una pietra a scelta, nessuna in particolare. Mi è sembrata quindi la soluzione migliore”.
Ascoltando l’EP Piano B, si evidenziano differenze e influenze musicali varie frutto delle diversità di ascolti di Francesca.
“Vengo da un background molto concentrato su sonorità vicine agli anni ’80. Sono proprio gli ’80 la dimensione dalla quale mi sono mossa con Melampus arrivando agli anni ’60, più simili ai miei primi ascolti con Beatles, Motown.
Sono una darkettona che ha mosso i primi passi dei suoi ascolti negli anni ’60 e oggi prova a portare tutto questo nel quotidiano”.
Sonorità che sono il risultato di un nuovo approccio alla composizione rispetto alla prima esperienza con Melampus.
Spiega ancora Cristallo: “La prima differenza è che ho iniziato a comporre con la chitarra.
Prima componevo con il basso, non esiste strumento più figo per me ma comporre e scrivere da cantautrice partendo dal basso, mi ha condizionata. Ho iniziato a scrivere con la chitarra e devo ammettere che partendo da bassista, la composizione con la chitarra mi permette di scrivere cose che a livello ritmico poi hanno una gran forza. Questo mi ha fatto sicuramente crescere ma è servito molto iniziare ad ascoltare tanta tanta musica di generi disparati.
Con Melampus avevo ascolti molto mirati e molti scuri, forse anche per scelta. Era qualcosa che mi ero imposta; sapevo che quel pezzo doveva sviluppare in una direzione.
Per me Cristallo è un grande parco giochi e questo mi sta dando una libertà che prima non avevo e questo lo apprezzo molto”.
Nel futuro di Cristallo ci sono un nuovo EP e tanta musica dal vivo: “In primavera uscirà il secondo EP con gli altri cinque brani. Fermo restando che stiamo tutti qui ad aspettare le evoluzioni, l’augurio è quello di ricomunicare a suonare. In autunno dovrebbe uscire un LP fisico che dovrebbe contenere gli EP e uno o due brani nuovi da poter portare in giro durante i concerti”.
Tracklist di Piano B:
Dei due,
Casa di vetro
Cosa c’è
Falena
Cuore nero