cantiere fogna centro storico

Genova – Ha scoperto nel palazzo dove abita una perdita di una condotta di acque reflue di proprietà del Comune e ha segnalato il guasto. Quando ha visto che non veniva riparata è intervenuto a sue spese ma è stato sanzionato dalla polizia locale.
E’ la denuncia di un genovese che, pensando di rendersi utile alla collettività, è intervenuto per risolvere una situazione di degrado e di “pericolo” ma si è scontrato con la burocrazia.

Ecco il racconto del cittadino:

“Lo scorso fine settimana il palazzo dove vivo ha subito un allagamento di acque chiare e scure nei fondi.
Una caditoia Comunale non è stata collegata alla rete di scarico e la dispersione delle acque che riceve avviene per capillarità, causando cedimenti ed assestamenti del terreno che hanno danneggiato anche il collettore ricevente.
Chiamato Aster, mi hanno detto di fare una segnalazione sul sito del Comune per avere un numero di pratica su cui poter attivare il pronto intervento.
Detto fatto: nessuna risposta da parte di nessuno.
Il problema peggiorava ed abbiamo creato delle dighe pompando l’acqua con sommerse.
Data l’urgenza decido di intervenire direttamente (ho un’impresa, un’assicurazione, i mezzi per poterlo fare) e mi attivo per risolvere il problema. Con l’ausilio di un autospurgo sabato sera riesco a liberare la parte non ricevente.
Nel mentre, in questa settimana, nessuno si fa sentire.
Oggi decido di richiudere lasciando un pozzetto di ispezione per facilitare il futuro intervento di Aster, perché lavorando durante la settimana non potevo ritagliare tempo se non oggi, SABATO, per completare l’opera di “tamponamento”.
Passa una pattuglia di vigili e mi sanziona, perché non ho pagato gli oneri di rottura suolo, con l’obbligo di sospendere i lavori.
La sanzione tecnicamente è ineccepibile; moralmente, inaccettabile.
Sono fortemente demotivato, lo dico come cittadino che invece di stare in casa con i propri figli provava a mettersi a disposizione per risolvere il problema”.

L’episodio ha suscitato forti polemiche sulle pagine social della città e sono in molti ad essersi offerti di pagare la sanzione in segno di “vicinanza” al Cittadino sanzionato per essersi messo a disposizione della collettività.
Nelle ultime ore il vice sindaco Pietro Piciocchi ha contattato il Cittadino sulle pagine sociale dicendosi dispiaciuto per quanto avvenuto e chiedendo di essere contattato per poter risolvere la situazione.

E’ bene ricordare che la Legge italiana consente al privato cittadino di intervenire, in sostituzione all’ente pubblico o al privato che non provvede in tempi ragionevoli alla riparazione di danni o al ripristino della sicurezza, per poi rivalersi su chi avrebbe dovuto intervenire e non lo ha fatto.
Nello stesso modo gli enti pubblici (come il Comune) possono – e talvolta devono – intervenire in sostituzione dei privati – laddove l’intervento sia urgente e a tutela della sicurezza e del bene collettivo.
Una procedura che, in molte situazioni denunciate anche da LiguriaOggi.it, avrebbe reso molto più veloce la “soluzione” dei problemi.
La procedura ha, chiaramente, una sua “strada” da seguire, nel rispetto delle normative vigenti.