Sanremo – Primo caso di contagio da coronavirus collegato al Festival di Sanremo edizione 2021. A denunciarlo l’Associazione Fonografici Italiani che ha inviato una nota con la quale esprime preoccupazione per quanto potrà accadere tra qualche settimana, con il Festival in pieno svolgimento e con la quantità di persone che saranno necessarie per “fa funzionare la macchina”.
Secondo l’associazione Fonografici italiani, infatti, la salute dei lavoratori è al primo posto.
“Quanto predetto si è verificato” – commenta Sergio Cerruti, Presidente dell’Associazione Fonografici Italiani, a seguito della notizia di un caso di positività al Covid-19 registrato durante le prove di Sanremo.
“Prima di tutto, auguro una pronta guarigione al tecnico risultato positivo. Non si tratta di essere catastrofici, ma ho combattuto il Covid-19, provando in prima persona gli effetti sulla mia pelle ed è evidente che cantare vittoria sui protocolli di sicurezza non ha senso. La situazione di emergenza resta, nonostante il rispetto delle regole”.
“Mi chiedo – prosegue Cerruti – cosa accadrà tra qualche settimana quando la macchina del Festival dovrà partire e non solo scaldare i motori. In questo senso, penso agli artisti, a tutti coloro che li accompagneranno e a tutti i tecnici impegnati”.
L’associazione fonografici italiani esprime preoccupazione anche per la situazione sanitaria della zona dove si terrebbe il Festival della Canzone Italiana, edizione 2021.
Nel ponente ligure si registra infatti un’impennata di contagi e si è parlato a più riprese di istituire addirittura una “zona rossa” che comporterebbe forti limitazioni agli spostamenti e addirittura divieti.
“I dati delle ultime settimane parlano chiaro – spiegano all’associazione – i contagi sono nuovamente aumentati e la situazione è preoccupante. Ho apprezzato quanto dichiarato in un’intervista dal maestro Albano, storico associato AFI, artista e uomo di grande umanità, trasmessa non solo attraverso le sue canzoni, ma soprattutto, attraverso i fatti. Come ha detto Albano, non si può far finta che il Covid-1non esista. L’Italia soffre e sarebbe opportuno seguire gli esempi internazionali da Cannes al Festival di Rio”.
Eventi di livello mondiale che sono stati rinviati di mesi o addirittura cancellati.
“Mi chiedo quando la ragione e i valori potranno superare gli interessi – ha dichiarato ancora Sergio Cerruti – Il diritto al divertimento non può superare il diritto alla vita e il bisogno di fare spettacolo non può tralasciare le responsabilità sociali, perché se la situazione dovesse sfuggire di mano, non abbiamo ancora capito chi avrà la responsabilità morale e legale di un qualcosa che sarebbe potuto essere evitato e gestito assolutamente in un’altra maniera”.