Genova – La risalita dell’indice Rt che si attesta per la Liguria poco sopra all’1 porterà la Liguria a rientrare nella fascia di rischio arancione da lunedì.
Manca ancora l’ufficialità della decisione ma sembra quasi certo che dal prossimo 15 marzo e per le due settimane successive saranno adottati orovvedimenti più restrittivi vista la risalita dell’indice di contagiosità del Coronavirus.
A trainare l’aumento dell’indice Rt è l’aumento dei casi nell’estremo ponente ligure.
Una situazione in bilico, come ha ribadito questo pomeriggio Angelo Gratarola, direttore del Dipartimento Emergenza Direttore Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova e membro della task force per il contrasto al Covid-19 regionale, che ha evidenziato come la variante inglese stia diventando preponderante.
Ampia circolazione del virus ma, almeno per il momento, la situazione ricoveri rimane sotto controllo con un indice di occupazione dei letti in terapia intensiva che si attesta intorno al 28%.
Si attendono ora le decisioni del consiglio dei Ministri, previsto per domani mattina subito dopo l’incontro con le regioni.
All’orizzonte non sembra più esserci una zona rossa per tutta Italia ma chiusure mirate per aree in cui la circolazione virale è più alta con maggiori restrizioni.
Anche il presidente della Regione Giovanni Toti ha commentato il sempre più certo passaggio della Liguria nella fascia arancione.
“Nelle prossime ore attendiamo da Roma la decisione sulla nuova collocazione. Il nostro Rt – scrive il governatore – è salito e oscilla attorno all1,08, il che dovrebbe riportarci in fascia arancione, anche se l’occupazione dei letti in terapia intensiva e la disponibilità di posti negli ospedali sono sotto controllo”.
Poi un riferimento alla situazione nel ponente ligure: “Purtroppo paghiamo ancora l’incidenza che era molto alta nel Ponente ligure: con le misure restrittive che abbiamo applicato i dati sono migliorati ma purtroppo la diffusione del virus negli scorsi giorni ha influenzato il nostro Rt”.