Sanremo (Imperia) – Un giro di cellulari è stato sventato all’interno del carcere di Sanremo.
Da qualche tempo, gli agenti della Polizia Penitenziaria avevano il sospetto che nell’istituto carcerario si trovassero dei telefoni cellulari, passati di cella in cella.
I poliziotti hanno quindi deciso di controllare in maniera meticolosa, trovando diversi cellulari e qualche dose di droga.
Il segretario del SAPPe, il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria Michele Lorenzo, riconoscendo il lavoro degli uomini della Penitenziaria ha spiegato che “un tempo, introdurre un telefonino in carcere o detenerlo era un semplice illecito disciplinare, mentre oggi si rischia una condanna penale. Infatti, con il decreto sicurezza 2020 è stato introdotto nel codice penale l’articolo 391 ter, che si occupa proprio di punire l’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da soggetti detenuti”.
Ancora Lorenzo ha aggiunto: “Ragione, questa, che deve, e non dovrebbe, far accrescere l’attività della Polizia Penitenziaria per evitare tale reato. La pericolosità dell’utilizzo di telefonini all’interno delle celle è ormai risaputa. Ad esempio è di queste ore la notizia che arrivavano direttamente dal carcere di Rebibbia gli ordini per gestire la piazza dello spaccio a Roma, grazie a un telefono cellulare, scoperto nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma”.
Una serie di perquisizioni giornaliere nelle varie celle ha portato al sequestro di diversi dispositivi elettronici e ora saranno gli investigatori a cercare di risalire a come sono stati introdotti all’interno del carcere e quanto volume di traffico hanno gestito.