Genova – Le proteste dei cittadini per l’edificio abbandonato a Marassi hanno ottenuto risposta dal Comune che, dopo anni di incuria e abbandono ha finalmente annunciato il via libera al progetto per la demolizione dell’ex scuola Fanciulli, in salita Gerbidi che l’abbattimento dell’attuale asilo “Quartiere Camoscio” per far nascere un nuovo polo scolastico con un asilo e una sezione Primavera con nuovi spazi verdi esterni.
Il progetto è stato approvato dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici e alle Manutenzioni Pietro Piciocchi e si tratta al momento di uno studio di fattibilità tecnica ed economica di demolizione e ricostruzione dell’ex asilo.
L’intervento, dal costo complessivo di 4,8 milioni di euro – con un cofinanziamento del Miur di 1,6 milioni di euro -, riguarda l’area retrostante il fabbricato della scuola Cambiaso e Fanciulli.
Il complesso edilizio è composto da due immobili prefabbricati costruiti negli anni Sessanta con tecniche ormai del tutto superate e inaccettabili: uno attualmente in uso e che ospita la scuola dell’infanzia Quartiere Camoscio, l’altro è abbandonato da decenni al degrado più vergognoso dopo essere stato una scuola, un ufficio comunale per le affissioni ed infine la sede di una Pubblica Assistenza.
L’edificio, fatiscente, con vetri infranti, oggetto dei raid di vandali e spesso luogo di rifugio per sbandati di vario genere, da anni è oggetto delle proteste dei residenti della zona e dei genitori delle centinaia di bambini e ragazzi che frequentano l’asilo e le scuole che si trovano a poche decine di metri di distanza.
Proteste che si sono fatte più insistenti quando l’edificio è stato dato alle fiamme e si è scoperto che, all’interno, la pavimentazione è realizzata con materiali contenenti amianto.
Polemiche che più volte sono state oggetto di improvvidi interventi di assessori municipali che, sulle pagine social della delegazione. Tentativi di “placare” le comprensibili preoccupazioni di genitori che, per anni, hanno accompagnato i loro figli in edifici scolastici che distano poche decine di metri da un edificio abbandonato nel degrado e potenzialmente pericoloso sotto diversi profili.
Ora, dopo diverse promesse ed un progetto poi abbandonato ma annunciato in pompa magna alcuni anni fa, il nuovo progetto.
Si procederà in due tempi e verranno demoliti entrambi gli attuali edifici, partendo da quello in disuso.
Nell’area sorgerà una nuova struttura scolastica con asilo nido, scuola dell’infanzia, sezione primavera e spazi esterni, completamente riqualificati e riorganizzati.
“Abbiamo colto l’opportunità del bando ministeriale presentando un progetto su un intervento atteso dal quartiere da almeno vent’anni – spiega l’assessore Piciocchi – La nostra regione ha un patrimonio di edilizia scolastica tra i più vetusti del Paese, con solo una scuola su 4 costruita negli ultimi 45 anni. L’impegno della nostra amministrazione è di rinnovare e mettere in sicurezza le scuole della nostra città, come dimostra anche l’investimento sull’impiantistica antincendio. L’edificio di salita Gerbidi (nel comunicato stampa diffuso dal Comune viene riportato un indirizzo sbagliato) di cui una parte è in stato di totale abbandono da anni, sarà completamente ristrutturato, rispondendo finalmente alle esigenze delle famiglie di un quartiere popoloso come quello di Marassi”.
“Siamo molto soddisfatti come amministrazione municipale – commenta il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante – su come sia stato condotto l’iter che ha porterà alla riqualificazione dell’edificio ex affissioni del Comune e nel contempo risolverà la situazione dell’asilo Camoscio. Chiedevamo da tempo un intervento per risolvere il degrado dell’area: i lavori si inseriscono bene nel contesto generale delle opere avviate dal municipio come i giardini di recente intitolati al poeta Sanguineti, e l’area per la sgambatura cani di recente realizzazione. La ristrutturazione dell’edificio, oggi semidemolito, è un passo molto importante e molto atteso per la rigenerazione complessiva di un’area molto frequentata da bambini e ragazzi del quartiere”.