Genova – Verrà interrogato lunedì mattina insieme agli altri due indagati per stupro di gruppo ai danni di una ragazza di 21 anni il centrocampista del Genoa, Manolo Portanova, figlio dell’ex calciatore Daniele.
Portanova si trova agli arresti domiciliari e, come gli altri due ragazzi chiamati in causa dalla studentessa, ha consegnato il proprio telefono cellulare su cui sarebbero presenti filmati video della serata in cui, secondo la giovane, sarebbe avvenuta la presunta violenza.
Anche la ragazza ha consegnato il proprio smartphone e trattandosi di una festa alla quale erano presenti più persone, molti altri potrebbero essere chiamati a fornire la propria testimonianza.
La vicenda è analoga ad altre: una festa che si prolunga sino a tardi, alcol ed una serie di incontri sessuali che, secondo l’accusa sono avvenuti senza il consenso della vittima mentre secondo la difesa sono incontri piacevoli tra adulti consenzienti.
Tesi diametralmente opposte che devono essere attentamente verificate perché dall’esito del processo dipendono comunque le vite di più persone.
Le perizie tecniche riguarderanno soprattutto i filmati contenuti nei telefoni cellulari mentre la loro visione potrebbe offrire elementi utili a stabilire come si siano effettivamente svolti i fatti.
La Procura di Siena intende chiarire se si tratta di video di uno stupro di gruppo o altra situazione che esula dal giudizio del Tribunale.