Genova – E’ stato operato da un’equipe multidisciplinare dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova il bambino greco di 4 anni affetto da una particolare forma di epilessia portata da una malformazione dell’encefalo.
Il piccolo, operato lo scorso 17 giugno, si trova in buone condizioni di salute e dopo gli accertamenti post operatori, è stato dimesso oggi in “condizioni molto soddisfacenti” secondo i medici.
Gli specialisti hanno aggiunto che per valutare la corretta cura dell’epilessia sarà necessario attendere 12 mesi e, come spiega il dottor Gianluca Piatelli, direttore della UOC Neurochirurgia del Gaslini, “il decorso clinico post operatorio precoce libero da crisi, in ogni caso, rappresenta un elemento prognostico molto incoraggiante”.
Ancora, il dottor Piatelli aggiunge: “Il paziente è stato seguito inizialmente presso le strutture sanitarie del paese d’origine, la Grecia. La famiglia, d dopo aver eseguito ricerche riguardo la possibilità di eseguire un trattamento chirurgico mini-invasivo per la condizione suddetta, si è rivolta all’U.O. Neurochirurgia del Gaslini, avendo appreso che il nostro centro è attualmente leader europeo nel trattamento chirurgico mini-invasivo dell’amartoma ipotalamo mediante termoterapia interstiziale laser stereotassica RM-guidata e che tale trattamento non era praticabile nel proprio Paese”.
Questa terapia per l’amartoma ipotalamo era stata applicata per la prima volta in Italia proprio al Gaslini, circa un anno fa: si tratta di una tecnica mini-invasiva per curare una particolare forma di epilessia farmacoresistente gravemente invalidante, caratterizzata d crisi cosiddette ‘elastiche’ (crisi incoercibili di riso), causate da una lesione malformata cerebrale profonda, denominata ‘amartoma ipotalamico’ che spesso causa che pubertà precoce.
“Si tratta di un approccio innovativo e altamente efficace, in quanto consente di risolvere la problematica del bambino minimizzando i rischi legati ad approcci chirurgici tradizionali, notoriamente più invasivi” ha concluso il dottor Piatelli.
La tecnica è definita “Termpterapia interstiziale laser stereotassica RM-guidata” e consiste in un approccio chirurgico mini-invasivo (attraverso un micro foro di trapano del diametro di 3.2 millimetri, praticato sulla scatola cranica) mediante il quale viene impiantata nell’amartoma una sonda laser, con precisione submillimetrica e sotto guida costante e in tempo reale di un sistema di controllo computerizzato, detto neuronavigazione.