Genova – Persone positive al covid che si presentano nelle farmacie con i codici fiscali “di amici” per fargli avere il green pass.
La nuova truffa sta dilagando anche in Liguria dove sono già stati scoperti dei casi e denunciati i responsabili che ora rischiano sanzioni molto pesanti e condanne in Tribunale.
A lanciare l’allarme il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha annunciato controlli serrati e punizioni per i responsabili.
In pratica si è scoperto che alcune persone consapevoli di essere positive al covid si presentino nelle farmacie usando i codici fiscali di amici e conoscenti No Vax e che dichiarino di essere loro.
Il test eseguito in Farmacia evidenzia il contagio e, una volta guarito, il falso malato No Vax ottiene il green pass, seppur in modo temporaneo.
Una vera e propria truffa allo Stato, un pericolo per la salute pubblica e un reato che prevede il processo in Tribunale.
Sono poi in corso indagini per verificare un’ipotesi ancora più grave, quella che potrebbe vedere anche uno scambio economico per avere questo tipo di “aiuto”.
Ma il “trucco” è stato scoperto e ora verranno effettuati maggiori controlli nelle farmacie, con richiesta di verifica dei documenti personali, e i “furbetti del green pass” verranno denunciati.
Verifiche anche sui controlli già effettuati e sui green pass rilasciati in questo modo.
Chi ha contratto il covid, infatti, ha nel sangue anticorpi specifici e un semplice esame del sangue può stabilire se una persona è stata realmente colpita dal Covid o se, invece, ha inventato tutto.
“Dopo il braccio di gomma per evitare vaccino – scrive Toti su Facebook – ora arrivano i furbetti del codice fiscale… che poi tanto furbi non sono! Succede che si sta diffondendo questa pratica, che è un reato e per cui si rischiano più capi d’accusa, di persone positive che con il codice fiscale degli amici no vax vanno a farsi un tampone in farmacia in modo da far risultare anche loro positivi e successivamente guariti, e fagli ottenere il Green pass. Se queste persone usassero la testa non per questi imbrogli ma per proteggersi dal Covid, forse la fine di questa pandemia sarebbe più vicina e tanti vaccinati positivi ma asintomatici non dovrebbero rimanere in casa per proteggere loro. Questa è la vera discriminazione! Eh sì, i numeri lo dicono chiaramente: in Liguria l’80% dei pazienti in terapia intensiva non è vaccinato.
Non è quindi molto furbo quello che fate, oltre a essere un reato. Mi sono già confrontato con Federfarma sull’argomento e mi hanno assicurato che verranno controllati ancora con più attenzione i documenti e per questo ringrazio i farmacisti, da giorni in prima linea, e le Forze dell’Ordine che stanno facendo ispezioni a tappeto proprio in queste ore per scoprire i furbetti… che poi tanto furbi non sono! Anche storie come questa ci suggeriscono l’obbligo vaccinale come unica strada per sconfiggere il Covid”.