maialiGenova – Inizieranno lunedì gli abbattimenti di maiali negli allevamenti presenti nella “zona” rossa di sospetta espansione dell’epidemia di peste suina scoperta nelle scorse settimane.
I maiali allevati allo stato brado e semibrado e gli allevamenti “chiusi” dovranno abbattere tutti gli esemplari potenzialmente esposti all’infezione.
Via libera anche al finanziamento della Regione Liguria per gli allevatori regolarmente iscritti all’anagrafe suina. Per loro è previsto un primo ristoro per le misure emergenziali adottate a contenimento della peste suina nelle zone infette.
Il provvedimento, proposto dal vice presidente con delega all’Allevamento Alessandro Piana, e approvato dalla Giunta regionale, autorizza una copertura di circa 130mila euro, rimodulata successivamente sul Decreto Ristori TER.

“Si tratta dei primi ristori stanziati, un aiuto per i danni provocati dai provvedimenti di contenimento della peste suina nelle zone infette per tutti gli allevatori in regola – ha sottolineato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – accanto al monitoraggio costante stiamo cercando di contenere il più possibile il contagio per evitare che possa arrivare in altre zone e danneggiare l’export della carne suina e derivati”.

“Sono previsti indennizzi a capo per l’abbattimento dei suini delle zone infette – spiega il vice presidente Piana – e il rimborso del costo di smaltimento effettuato con le modalità indicate dall’Autorità sanitaria. Caso a parte per i suini da riproduzione, per cui verrà riconosciuto un indennizzo parametrato al valore ISMEA del capo. Inoltre, per gli allevamenti di tipo commerciale composti da più di 5 unità, il sostegno sarà commisurato al mancato reddito dovuto all’inattività nel periodo di chiusura obbligatorio. Abbiamo cercato di essere tempestivi, visto che gli abbattimenti partiranno da lunedì: sicuramente verranno effettuate migliorie e altre azioni operative, ma dovevamo supportare sin da subito il nostro settore produttivo, che continua a fornirci carni di qualità ed è sinonimo di garanzia sanitaria”.

Nel frattempo continuano i monitoraggi dell’area rossa dove restano in vigore i divieti di ingresso nei boschi, di trekking e di uso di biciclette e/o di raccolta di frutti del bosco.

“I casi di peste suina sembrano concentrarsi sempre più sul versante settentrionale della Liguria. Sei in totale le carcasse esaminate nelle ultime 24 ore, di cui tre positive: due a Isola del Cantone e una a Rossiglione”.
Così il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana sull’andamento dell’epidemia da peste suina. Salgono a 14 i casi positivi totali in Liguria dall’inizio del monitoraggio.

Questi i Comuni della Liguria interessati dal provvedimento della zona rossa:

Arenzano (Genova)
Bargagli (Genova)
Bogliasco (Genova)
Busalla (Genova)
Campo Ligure (Genova)
Campomorone (Genova)
Casella (Genova)
Ceranesi (Genova)
Cogoleto (Genova)
Crocefieschi (Genova)
Davagna (Genova)
Genova
Isola del Cantone (Genova)
Lumarzo (Genova)
Masone (Genova)
Mele (Genova)
Mignanego (Genova)
Montoggio (Genova)
Pieve Ligure (Genova)
Ronco Scrivia (Genova)
Rossiglione (Genova)
Sant’Olcese (Genova)
Savignone (Genova)
Serra Riccò (Genova)
Sori (Genova)
Tiglieto (Genova)
Torriglia (Genova)
Valbrevenna (Genova)
Vobbia (Genova)

Albisola Superiore (Savona)
Celle Ligure (Savona)
Pontinvrea (Savona)
Sassello (Savona)
Stella (Savona)
Urbe (Savona)
Varazze (Savona)