Genova – Il Comune di Genova recepisce le richieste dei genitori dei bambini con disabilità non ancora certificate e “autorizza” le iscrizioni della fascia 0-6 anni ai Nidi e alle Scuole Materne ed Elementari senza la certificazione di invalidità (legge 104) che prima creava ostacoli e ritardi nell’affiancamento alle classi di insegnanti di sostegno.
«Desidero chiarire che non esiste alcun problema, rispetto alle iscrizioni dei bambini con disabilità ai nidi e alle scuole d’infanzia comunali – spiega l’assessore alle Politiche dell’istruzione Barbara Grosso – Alle domande di iscrizione ai servizi 0-6 anni, vengono attribuiti punteggi orientati a migliorare l’organizzazione familiare e a fornire un adeguato sostegno educativo, importantissimo soprattutto per i bambini disabili”.
“Per ottenere l’attribuzione del punteggio relativo alla disabilità – prosegue l’assessore – è necessario che alla domanda di iscrizione vengano allegate sia la documentazione che certifica la disabilità, sia altri documenti in possesso delle famiglie non ancora certificate (ricevuta telematica di richiesta visita, MODELLO C del portale INPS, attestazione provvisoria di Asl, relazione di un neuropsichiatra)”.
Rassicurazioni anche per i genitori che otterranno la certificazione di disabilità dopo il 28 febbraio (al termine del periodo delle iscrizioni).
“Sarà comunque accolta – assicura l’assessore Barbara Grosso – ai fini dell’attribuzione dei punteggi e dell’assegnazione dei servizi di sostegno scolastico. Nel frattempo gli uffici comunali hanno concordato con ASL una procedura per velocizzare le tempistiche di certificazione, in modo da assicurare a tutti i bambini con disabilità sia iscrizione che la fruizione dei servizi di sostegno, fin dall’inizio dell’anno scolastico».
I genitori dei bambini con disabilità, riuniti in associazioni e comitati, hanno già fatto sapere che vigileranno con attenzione sulla situazione e che, in caso di criticità, si rivolgeranno direttamente all’assessore segnalando i “casi” che presentano difficoltà.
Secondo uno dei comitati, infatti “dopo mesi in cui il coordinatore delle famiglie Marco Macrì caldeggiava l’uso del modello C per superare l’empasse delle tempistiche dilatate dell’emissione della 104/92 e dopo che il garante Francesco Lalla ha bacchettato il Comune finalmente l’ente amministrativo ha “accettato” la procedura semplificata mentre le famiglie continuano a ricevere risposta telefonica che – per via del covid – la procedura normata per legge è rallentata”.